Richard Gere e la recente malattia che lo ha portato al ricovero

Per fortuna il leggendario attore è in via di guarigione.

Richard Gere (nome completo Richard Tiffany Gere) è un famoso attore e attivista americano che, nella sua lunga carriera, ha ottenuto un Premio Oscar, nel 2003, come Miglior attore in un film commedia o musicale per Chicago oltre ad altre 3 nomination, nel 1983, 1991 e 2013 rispettivamente per Miglior attore in un film drammatico per Ufficiale e Gentiluomo, Miglior attore in un film commedia o musicale per Pretty Woman ed infine Miglior attore in un film drammatico per La frode. Insomma, una vita artistica davvero intensa che lo ha portato a collaborare in titoli davvero di pregio come Schegge di paura (1996), Il primo cavaliere (1995), American Gigolò (1980), Cotton Club (1984), Shall We Dance? (2004), The Hunting Party (2007).

Richard Gere in via di guarigione

Richard Gere: Norman

Detto questo, Richard Gere, recentemente, non se la sta cavando affatto bene. A quanto pare, come ha riportato nelle ultime ore Deadline, il divo e tutta la sua famiglia sono stati male a causa di una polmonite che li ha colpiti mentre erano in vacanza a Nuevo Vallarta, in Messico, in occasione dei 40 anni della moglie dell’attore, Alejandra Silva, con la quale è sposato dal 2018 ed ha due figli. Da quanto si può intuire, l’unico ad essere ospedalizzato, per una sola notte, è stato proprio il divo del cinema, che è attualmente in via di guarigione con alcuni antibiotici che gli sono stati prescritti.

Al contrario, la consorte di Richard Gere ha condiviso giovedì un post Instagram dove ha rassicurato i follower spiegando che sta riprendendo la vita di sempre, puntualizzando che tutta la sua famiglia è stata male per 3 settimane. Da questa indicazione temporale viene automatico pensare che quindi Gere è stato ricoverato solamente quando ha raggiunto la fase più acuta della polmonite, ovvero quando ha sviluppato una forte tosse che lo ha costretto a chiedere aiuto medico. Ovviamente auguriamo a tutti loro di guarire più in fretta possibile.

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Fonte: Deadline