Pietro Diomede cacciato da Zelig per una battuta sulla pornostar uccisa e fatta a pezzi: le imperdonabili parole del comico

Il comico Pietro Diomede si è reso protagonista di un tweet alquanto discutibile sull'omicidio di Carol Maltesi.

L’umorismo è la capacità intelligente e sottile di rilevare e rappresentare l’aspetto comico della realtà, ma c’è pur sempre un limite. Negli ultimi giorni, il nostro paese sta facendo i conti con l’ennesimo caso di violenza contro una donna. Carol Maltesi, attrice hard – nome d’arte Angie Charlotte – e giovane madre di 26 anni, è stata uccisa, fatta a pezzi e gettata in un dirupo da Davide Fontana, suo vicino di casa di 43 anni. Un caso di cronaca che sta indignando l’opinione pubblica e sul quale Pietro Diomede, comico del noto locale milanese Zelig, ha posto la sua firma “comica”, facendo insorgere i social.

Pietro Diomede e la battuta sull’omicidio di Carol Maltesi

Carol Maltesi

Qualche giorno fa, Pietro Diomede ha pubblicato, sul suo account Twitter, il seguente tweet: “Che il cadavere di una pornostar fatto a pezzi venga riconosciuto dai tatuaggi e non dal diametro del buco del cu*o non gioca a favore della fama della vittima“. Parole scioccanti e rivoltanti che hanno scatenato la dura reazione anche di personaggi noti come Alessandro Gassman. L’attore ha twittato: “Signor Pietro Diomede io penso che lei rappresenti a pieno, il gradino più basso e repellente della specie umana. Si vergogni e chieda scusa alla famiglia della vittima”.

Zelig ha deciso di prendere le distanze da Diomede, escludendolo dalla programmazione. “Abbiamo ricevuto segnalazioni in seguito al tweet di un artista che avrebbe dovuto esibirsi presso lo Zelig (locale in viale Monza, a Milano, ndr) il 12 aprile. Ci dissociamo completamente da quel tweet che disapproviamo nella maniera più assoluta. Di conseguenza l’artista è stato escluso dalla programmazione di Zelig“, si legge in un tweet del profilo ufficiale del locale