Paolo Virzì chiede il divieto di avvicinamento per la ex moglie Micaela Ramazzotti e il fidanzato
Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti hanno avuto un furioso litigio negli scorsi giorni: adesso si passa alle denunce.
La rissa scoppiata lunedì tra Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti in un ristorante dell’Aventino prosegue a colpi di dichiarazioni stampa e denunce. Entrambi gli ex coniugi, impegnati a tutelare la rispettiva immagine e i figli, hanno avviato una battaglia legale che potrebbe avere risvolti inaspettati. Non lesinando frecciate all’ex moglie, l’ex regista ha presentato ai carabinieri una richiesta di attivazione del “codice rosso”, la procedura d’urgenza per le vittime di violenza domestica.
Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti si fanno la guerra
Stando alla sua versione, l’attrice e il nuovo compagno Claudio Pallitto lo avrebbero aggredito durante il litigio, procurandogli delle lesioni. A supporto della tesi, ha esibito un referto medico documentanti i graffi e le contusioni riportate. Di rimando, Micaela Ramazzotti ha denunciato Paolo Virzì: l’accusa è sempre di violenza privata e lesioni. Anche il volto noto dello spettacolo italiano ha affermato di aver subito lividi e ferite nello scontro, come indica il verbale inoltrato ai carabinieri, riporta il Corriere della Sera.
Entrambi, seppur sostengano di voler tutelare la privacy dei figli minorenni, non hanno risparmiato parole dure nei confronti dell’altro. Se Micaela Ramazzotti imputa a Paolo Virzì di badare solo alla propria immagine pubblica, il cineasta ha ribadito la priorità di salvaguardare la serenità del nucleo familiare. Il contenzioso è ora nelle mani degli avvocati Grazia Volo per Virzì e Anna Maria Bernardini De Pace con David Leggi per Ramazzotti. Il compito dei legali sarà quello di dipanare la matassa di accuse e controaccuse e, se possibile, trovare un terreno d’intesa in nome dei figli e provare a ricucire i rapporti, ormai compromessi, tra i due ex coniugi. Che non sono mai sembrati tanto lontani e con il dente avvelenato.
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