Norman Lloyd è morto, addio al protagonista di Sabotatori di Hitchcock

L'attore, morto a 106 anni, ha lavorato con Alfred Hitchcock, Charlie Chaplin, Orson Welles e molti altri.

Norman Lloyd, attore e regista celebre per Sabotatori di Hitchcock, è morto a 106 anni

L’attore, produttore e regista Norman Lloyd, meglio conosciuto per il suo ruolo da protagonista in Sabotatori di Hitchcock e per il ruolo del Dr. Daniel Auschlander in St. Elsewhere e notoriamente associato al Mercury Theatre di Orson Welles, è morto martedì 11 maggio a Los Angeles. Aveva 106 anni.

L’amico, il produttore Dean Hargrove, ha confermato la sua morte e ha detto che “Il suo terzo atto è stato davvero il momento migliore della sua vita”, riferendosi alle numerose retrospettive ed eventi storici di Hollywood a cui Lloyd ha partecipato negli ultimi decenni. “Lloyd diceva spesso che il suo segreto per la sua vita lunga e per lo più senza malattie era evitare le persone sgradevoli”, ha raccontato Hargrove.

Lloyd è stato scelto da Alfred Hitchcock per interpretare il protagonista del film Saboteur del 1942. Il suo personaggio, l’antagonista principale, è quello che cade dalla Statua della Libertà alla fine del film, una scena divenuta un cult.

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Ma Norman Lloyd è divenuto celebre verso la fine degli anni ’60 e ’70, quando è apparso nel ruolo del saggio medico Dr. Auschlander nel prestigioso dramma medico della NBC St. Elsewhere, dal 1982-88. Lloyd ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo in teatro, prima con il Civic Repertory Theatre di Eva Le Galienne, poi entrando a far parte della compagnia di Orson Welles. Il primo sforzo della troupe è stata una controversa messa in scena di Giulio Cesare, scritta da Welles e ambientata nell’Italia fascista. Il piccolo, ma critico, ruolo di Lloyd nei panni di Gaio Elvio Cinna nella produzione del 1937 gli valse il plauso della critica.

Il primo lavoro di Lloyd dietro le quinte fu come assistente in Arch of Triumph (1948) di Lewis Milestone, con Ingrid Bergman, Charles Boyer e Charles Laughton. Per l’antologia televisiva Omnibus (1952-53) ha diretto un’acclamata miniserie in cinque parti su Abraham Lincoln, Mr. Lincoln. Nella prima puntata un giovane Stanley Kubrick era il regista della seconda unità. Nel 1957 Hitchcock ha insistito per assumere Norman Lloyd come produttore per la sua serie TV Alfred Hitchcock Presents, una mossa a cui Lloyd avrebbe poi attribuito il merito di averlo salvato dalla lista nera. Ha continuato a produrre The Hitchcock Hour e ha diretto diversi episodi di entrambe le serie. Ha anche recitato in svariati episodi.

Norman Lloyd

Dagli anni ’60 fino all’inizio degli anni ’80 ha prodotto e diretto vari prodotti per la TV, lavorando a serie come Columbo e The Name of the Game, vincitrice di un Emmy nel 1970. Nel 1972 ha iniziato a lavorare come produttore con l’Hollywood Television Theatre di KCET, facendo rivivere spettacoli per il pubblico televisivo. È stato nominato per un Emmy nel 1974 per l’eccezionale Steambath e ha anche diretto vari adattamenti per la televisione, tra cui Awake and Sing di Clifford Odets nel 1972 e il musical Filemone nel 1976.

Come attore lo si ricorda per le sue apparizioni in film come The Southerner di Jean Renoir e Luci della ribalta di Charlie Chaplin. Altri crediti includono A Walk in the Sun, Scene of the Crime, Reign of Terror e il remake di M – Il mostro di Düsseldorf di Fritz Lang. Altri film includono The Age of Innocence di Martin Scorsese, Dead Poet’s Society di Peter Weir e, nel 2005, In Her Shoes con Cameron Diaz e Shirley MacLaine. Ma Lloyd è stato un attore ancora più impegnato in TV. Ha partecipato a un primo esperimento televisivo, apparendo nel 1939 in The Streets of New York della NBC, diretto da Anthony Mann e con Jennifer Jones (allora Phyllis Isley). Verso la fine della sua carriera è apparso in Star Trek: The Next Generation, Wings e The Practice. Ha partecipato allo show Seven Days ed è apparso in un episodio di Modern Family della ABC, nel 2010.

Nato l’8 novembre 1914 a Jersey City, Lloyd si è laureato alla New York University. Un documentario del 2007 sulla sua vita, Who Is Norman Lloyd?, Diretto da Matthew Sussman, è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival. È rimasto un artista impegnato fino alla fine, apparendo a panel cinematografici, ai festival, nei film degli studenti e nel suo spettacolo personale al Colony Theatre di Burbank, nel 2010. L’autobiografia di Lloyd, Stages, è stata pubblicata nel 1993. Sua moglie, Peggy Craven Lloyd, un’attrice di Broadway con la quale è stato sposato per 75 anni, è morta nel 2011. Aveva 98 anni.