Cuties: Netflix difende il film al centro di polemiche e proteste
Netflix difende il film Cuties che continua a suscitare polemiche, dichiarando l'intento di rappresentazione e denuncia.
Netflix difende il film Cuties definendolo un commento sociale e una denuncia del mondo che rappresenta senza normalizzarlo
Netflix, ancora al centro di protese e polemiche su Cuties, difende il film dichiarando che è un commento sociale e una denuncia delle pressioni che le ragazze affrontano ogni giorno per conformarsi ai modelli sociali della sessualità femminile. Dopo la pubblicazione da parte di Netflix del poster promozionale per il film e le successiva scuse della società, arrivano altre aspre critiche sul contenuto del film. Cuties, pellicola francese, vincitore del World Cinema Dramatic Directing Award al Sundance Film Festival 2019, segue la storia di Amy, 11 anni, che vive a Parigi e si unisce ad un gruppo di danza che si chiama appunto Cuties, che per lei diventa espressione di ribellione contro i costumi opprimenti imposti dalla sua famiglia. Dopo l’uscita sulla piattaforma Netflix, il 9 settembre 2020, Cuties ha suscitato una certa indignazione riguardo alcune scene che sessualizzavano le giovani protagoniste, soprattutto nei momenti in cui danzavano. Su Twitter la campagna #CancelNetflix è stato uno degli argomenti di maggior tendenza degli ultimi giorni.
Una portavoce di Netflix difende il film dichiarando che si tratta di un commento sociale contro la sessualizzazione dei bambini. “È un pluripremiato film francese, una storia forte e potente sulla pressione che le ragazze devono affrontare sui social media e non solo quando crescono. Incoraggiamo chiunque abbia a cuore queste tematiche a guardare il film”, ha dichiarato la portavoce durante un’intervista di Variety. Un breve filmato che accompagna Cuties riporta una dichiarazione della regista Maïmouna Doucouré, vincitrice del premio al Sundance Film Festival 2019, che racconta i suoi incontri con centinaia di ragazze dell’età della protagonista, appunto per cercare di capire come percepivano la loro femminilità nella società attuale.
“Le nostre ragazze vedono che più una donna è sessualizzata sui social media, più ha successo”, dichiara. “Ecco perché Cuties. Questo meccanismo è pericoloso. Amy, la protagonista naviga tra due modelli di femminilità, quello delle credenze tradizionali della madre e quello della squadra di ballo. Amy crede di poter trovare la sua libertà attraverso quel gruppo di ballerini e la loro iper-sessualizzazione. Ma Cuties si chiede anche se è davvero questa la libertà. E risponde che ovviamente no, non è questa la vera libertà. Ho messo il mio cuore nel film perché questa è la mia storia”. La direttrice del PTC, Parents Television Council, gruppo di difesa americano, Melissa Henson ha invece affermato: “nonostante esista il pericolo che le bambine siano attratte da questo film, il rischio più grande sta nel come Cuties normalizza la sessualizzazione delle bambine. Netflix così desensibilizza i suoi milioni di spettatori a casa”.