Neill Blomkamp: fallito il crowdfunding per il film Firebase

Dopo una sola settimana, Neill Blomkamp mette la parola fine alla campagna crowdfunding per trasformare Firebase in un lungometraggio. Il regista ha annunciato sull'account Twitter di Oats Studios che il progetto non ha raccolto abbastanza e ha deciso così di staccare la spina

Non ha avuto successo la campagna di crowdfunding lanciata da Neill Blomkamp per realizzare un nuovo film, Firebase, attraverso i suoi Oats Studios

Negli ultimi tempi, Neill Blomkamp ha realizzato diversi cortometraggi grazie a Oats Studios, ma l’idea è sempre stata quella di dirigere un nuovo lungometraggio. Il regista, che da sempre si è dedicato alla fantascienza con titoli quali District 9 ed Elysium, ha così lanciato una campagna crowdfunding per trasformare il corto Firebase in un film vero e proprio, ma il progetto è naufragato dopo una sola settimana.

Tramite l’account Twitter di Oats Studios, Neill Blomkamp rivela che non sono stati raccolti abbastanza soldi per dar vita al film che aveva in mente e così, dopo la partenza deludente, ha staccato la spina alla campagna, annunciando che tutti coloro che hanno donato saranno risarciti:

“A tutti i sostenitori di Firebase. Oats risarcirà completamente chiunque abbia contribuito. Sfortunatamente non abbiamo tirato su abbastanza per fare qualcosa di davvero incredibile. Preferiamo dare di più piuttosto che creare un film mediocre. Ringraziamo le migliaia di persone che ci hanno sostenuto. Rimanete sintonizzati.”

È sicuramente sconfortante vedere Neill Blomkamp incapace di perseguire il proprio sogno. Il regista ha inaugurato gli Oats Studios con l’idea di creare una compagnia indipendente che potesse sopravvivere grazie al sostegno dei fan. Questi ultimi, probabilmente, non hanno investito molto nel crowdfunding di Firebase dal momento che la campagna non offriva premi collaterali, con gli introiti che sarebbero stati utilizzati esclusivamente per la realizzazione del film. Prima dell’apertura della sua casa di produzione, il cineasta sudafricano era legato alla regia di Alien 5, ma Fox ha poi deciso di mettere da parte il sequel.