Mrs. Doubtfire e la fantomatica versione vietata ai minori: il regista svela l’inaspettato montaggio R-rated del film
Il regista Chris Columbus vuota il sacco sulla fantomatica versione di Mrs. Doubtfire vietata ai minori
Esiste una versione di Mrs. Doubtfire proibita ai minori di 17 anni? A lasciarlo supporre è stato un tweet, circolato velocissimo sul web, dove si spiega come, a causa delle doti di improvvisazione di Robin Williams, il lungometraggio abbia costretto la produzione a tagliare diverse scene affinché fosse realmente adatto alle famiglie.
Mrs. Doubtfire vietato ai minori? Fuori la verità!
In un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly, il regista Chris Columbus ha chiarito la questione: un Mrs. Doubtfire vietato ai minori non esiste, ma ci sono ben tre versioni della pellicola, compresa una R-Rated, ovvero vietata ai minori di 17 anni non accompagnati.
La verità – ha raccontato Columbus – è che aveva un accordo con Robin Williams, secondo cui il protagonista di Mrs. Doubtfire facesse da uno a tre ciak della medesima scena. Quindi gli chiedeva di lasciarlo divertire, e da lì in poi andava a ruota libera, arrivando a un numero di take tra i 15 e i 22.
L’accordo ha condotto l’indimenticato attore a improvvisare talmente tante battute da dare forma a un vero e proprio film ex novo. A volte – ha proseguito il regista – si spingeva in un territorio inappropriato per un titolo vietato ai minori di 13 anni non accompagnati, ma incredibilmente buffo e appropriato per uno vietato ai minori di 17 anni non accompagnati. Nel momento in cui ha parlato di una versione NC-17, stava scherzando. Non può esserci.
Stando alle dichiarazioni di Columbus, esiste una mole incredibile di lavoro girato, che forse in un prossimo futuro verrà condiviso con il pubblico attraverso un ipotetico documentario dedicato al backstage di Mrs. Doubtfire. Il problema – ha precisato – è che non rammenta praticamente nulla, salvo quanto inserito nell’opera finale, anche perché è passato parecchio tempo da allora. Comunque, ricorda che c’erano delle cose particolarmente buffe.