Monster Hunter tolto dai cinema cinesi per una scena “razzista”

Monster Hunter, adattamento del famoso videogioco, è stato tolto dalle sale cinesi a causa di una scena ritenuta offensiva.

Dopo alcuni giorni di permanenza nelle sale, le proiezioni cinesi di Monster Hunter sono state cancellate a causa di una scena ritenuta offensiva

Era uscito in alcune sale selezionate della Cina il 4 dicembre, Monster Hunter, ultima fatica del regista Paul W. S. Anderson, che ha rinnovato la collaborazione con l’attrice Milla Jovovich, sua compagna di vita e protagonista dell’adattamento del famoso videogioco. Non è passato molto prima che su Internet si sia scatenata la bufera per via di un breve dialogo che da molti è stato considerato razzista nei confronti del pubblico cinese, risultando in una cancellazione di tutte le altre proiezioni previste.

La scena di Monster Hunter (di cui è stato annunciato un crossover) dura circa 10 secondi e vede l’attore e rapper asiatico-americano Jin Au-Yeung (anche noto come MC Jin) rivolgersi al proprio compagno di scena dicendo: “Guarda le mie ginocchia? Che razza di ginocchia sono? Cinesi?”. Lo sdegno sarebbe derivato dal collegamento fra queste parole e una vecchia battutaccia che coinvolgeva sia cinesi che giapponesi. Pare che nella versione proiettata in Cina, i sottotitoli non abbiano tradotto letteralmente la battuta originale, proponendo in alternativa un noto proverbio locale, ma ciò non ha impedito ai più di cogliere il significato originale.

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Tencent, che distribuisce Monster Hunter in Cina, starebbe dialogando con il governo locale per cercare una soluzione, probabilmente rimuovendo la scena che ha suscitato tanto clamore. Al momento non è tuttavia possibile dire se il film otterrà una seconda occasione nel mercato del Paese asiatico, in cui sicuramente gli investitori confidavano molto.