Michael J. Fox: “La memoria a breve termine sta sparendo, recitare diventa difficile”

La diagnosi nel 1998, il tumore diagnosticato due anni fa: Michael J. Fox racconta la sua battaglia contro il Parkinson.

In un’intervista a People, Michael J. Fox ha parlato della sua sempre maggiore difficoltà a recitare per via della memoria a breve termine che sta sparendo

Michael J. Fox, amato e conosciuto soprattutto per il ruolo di Marty McFly nella trilogia di Ritorno al Futuro, ha aperto il suo cuore in un’intervista rilasciata a People, durante la quale ha parlato della sua battaglia contro il Parkinson. Sono trascorsi oltre vent’anni da quando l’attore ha annunciato al mondo di soffrire di questa tremenda malattia per colpa della quale ha dovuto inevitabilmente ridurre i propri impegni sul grande schermo. Inoltre, Michael J. Fox ha spiegato quanto per lui sia diventato difficile, se non impossibile, recitare:  “La mia memoria a breve termine è colpita duramente. Ci sono state situazioni estreme che hanno fatto sì che gli ultimi due lavori che ho fatto siano diventati molto pesanti. Ho lottato duramente in entrambi i casi“.

J. Fox ha poi raccontato di un tumore che gli è stato diagnosticato due anni fa e che lo ha quasi lasciato paralizzato. Ha poi parlato della rigidità e dei tremori, i sintomi più noti e riconoscibili del Parkinson, con cui fa i conti ormai da tempo, ed ha ammesso che la maggior parte dei suoi sbocchi creativi sono stati ostacolati dalla malattia che gli ha lasciato “solo” la scrittura come ultimo rifugio.

Sono arrivato a questa consapevolezza“, ha detto l’attore a People, aggiungendo: “Il mio modo di suonare la chitarra non va più bene. Il mio modo di ballare non è mai stato bello, e recitare sta diventando sempre più difficile. Quindi rimane la scrittura che, fortunatamente, mi piace davvero“. Fox ha quindi deciso di dedicarsi alla scrittura e diventare autore di un libro autobiografico, No Time Like the Future: An Optimist Considers Mortality, in uscita il 17 novembre. Attraverso l’opera, descrive nel dettaglio alcune delle difficoltà che ha superato dal momento della sua diagnosi e come riesce a rimanere comunque positivo quando molte persone al suo posto sarebbero quantomeno “arrabbiati”.

Fonte: Comicbook