Matthew McConaughey e Michael Caine firmano un accordo con un’azienda di IA per clonare le loro voci

Anche Matthew McConaughey e Michael Caine abbracciano l’intelligenza artificiale: “L’innovazione serve a celebrare l’umanità”

Mentre Hollywood continua a interrogarsi sull’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo dello spettacolo, due grandi nomi scelgono una strada diversa: Matthew McConaughey e Michael Caine hanno deciso di collaborare ufficialmente con la società ElevenLabs per riprodurre digitalmente le proprie voci.

Le versioni sintetiche, perfettamente autorizzate e controllate dagli stessi attori, entreranno a far parte dell’Iconic Voice Marketplace, la piattaforma che consente a creatori, aziende e narratori di utilizzare legalmente voci celebri per progetti come audiolibri, podcast o contenuti multimediali.

Matthew McConaughey e Michael Caine cinematographe.it

McConaughey, che collabora con ElevenLabs già dal 2022 ed è anche investitore dell’azienda, ha spiegato: “Dalla nostra prima conversazione sono rimasto colpito da come il team di ElevenLabs abbia trasformato la magia della tecnologia in uno strumento per i creatori. Con la mia newsletter Lyrics of Livin’ voglio condividere idee e storie con la mia voce. Ora, grazie a questa collaborazione, posso farlo anche in spagnolo, raggiungendo ancora più persone. L’intelligenza artificiale può aiutarci a riconnetterci attraverso ciò che di più umano abbiamo: la voce.”

Michael Caine, 91 anni, ha espresso un sentimento analogo, sottolineando come la tecnologia non debba sostituire, ma preservare l’essenza umana: “Per anni ho prestato la mia voce a storie che raccontano il coraggio e lo spirito umano. Ora aiuto gli altri a trovare la loro. L’innovazione non serve a sostituire l’umanità, ma a celebrarla.”

Con questo passo, McConaughey e Caine si uniscono a un gruppo di artisti che hanno già autorizzato ElevenLabs a utilizzare le proprie voci o quelle dei propri eredi, tra cui Liza Minnelli, Judy Garland, John Wayne e Maya Angelou. L’azienda punta così a offrire un modello etico nell’uso dell’intelligenza artificiale, in un momento in cui gran parte del settore cinematografico continua a diffidare della tecnologia per i rischi legati ai diritti e all’autenticità artistica.

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