L’avete riconosciuto? Le sue foto senza veli hanno fatto impazzire le donne. Oggi ha 55 anni e il suo successo è inarrestabile!

Questo bel bambino è oggi uno dei sex symbol e attori più rinomati d'Italia

Siamo onesti. Non appena sentiamo parlare di figli d’arte il pensiero corre immediatamente alle varie raccomandazioni, alle scorciatoie o ai tappeti rossi distesi. Il successo conseguito da Alessandro Gassman, nella sua lunga e illustre carriera, è, invece, giustificabile col merito. Ma anche l’ascendente riscosso sul pubblico femminile ha giocato la sua parte!

Alessandro Gassman: il debutto a 17 anni

Alessandro Gassman che sorride

Alessandro Gassman nasce 55 anni fa a Roma dall’attrice francese Juliette Mayniel e dall’icona del cinema italiano Vittorio Gassman. Appena 17enne, debutta nel 1982, nel film autobiografico Di padre in figlio, scritto, diretto e interpretato con il padre Vittorio, che, come il miglior artigiano, gli insegna tutti i trucchi del mestiere presso la Bottega Teatrale di Firenze.

Il maestro è d’eccezione, l’allievo un portento. Tempo due anni e, diretto da Vittorio, Alessandro è già a teatro con lo spettacolo Affabulazione, tragedia scritta da Pier Paolo Pasolini nel 1966. Nel 1987 approda al cinema, girando La monaca di Monza. In concomitanza, Alessandro accumula esperienza in tv.

La collaborazione con Ferzan Ozpetek e… il calendario!

Alessandro Gassman recita nel film Il bagno turco

Nel 1997 recita ne Il bagno turco, opera prima di Ferzan Ozpetek. La prova offerta gli vale parecchi elogi. Nello stesso periodo convola a nozze con l’amore della sua vita, Sabrina Knaflitz, dalla quale avrà un figlio: Leo.

Giunti gli anni 2000, Alessandro Gassman ha un’indipendenza artistica che gli consente di destreggiarsi tra film, serie tv, spot pubblicitari e… il calendario sexy 2001 della rivista patinata Max, per cui posa nudo, riscuotendo un enorme successo tra il pubblico femminile.

Sebbene siano passati circa vent’anni da allora, ancora oggi i consensi tra il gentil sesso lo accompagnano. Nel mentre, è entrato nelle grazie della critica, che, fra i numerosi attestati di stima, gli ha conferito nel 2020 il Premio Pasinetti, riconoscimento collaterale al Festival del Cinema di Venezia, per la migliore interpretazione maschile con Non odiare di Mauro Mancini.

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