L’avete riconosciuto? Ha dedicato la vita all’erotismo, il sigaro è il suo feticcio e il suo nome ispirato a un pittore onora la memoria della nonna

Ha una passione sfrenata per le belle donne...

È nato a Milano il 26 marzo del lontano 1933 in una modesta famiglia goriziana di remote origini austriache. Si è laureato in Giurisprudenza – con una tesi sui rapporti di lavoro con imprese della produzione cinematografica – nel 1957 presso l’università di Ferrara. Da sempre appassionato di cinema, alla fine degli anni cinquanta trascorse due anni come archivista presso la Cinémathèque di Parigi. È stato assistente di registi come Alberto Cavalcanti, Roberto Rossellini e Joris Ivens. Il bambino nella foto non è altro che il regista Tinto Brass!

Ha dedicato la vita all’erotismo

Dopo aver debuttato con un cinema piuttosto serie, a partire dal 1983 Tinto Brass si è dedicato al cinema erotico diventando nel corso degli anni maestro del cinema erotico italiano. Tra i suoi film più noti ricordiamo La chiave, Miranda, Così fan tutte e Monella.

Il sigaro è il suo feticcio

Tinto Brass ha sicuramente una passione sfrenata per le belle donne, ma il suo vero vizio sono i sigari, con i quali è stato spesso fotografato.

Il suo nome ispirato a un pittore onora la memoria della nonna

Il vero nome di Tinto Brass è Giovanni Brass. Il regista ha deciso di farsi chiamare Tinto per via del pittore veneziano Tintoretto, uno degli artisti più amati da sua nonna.

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