L’avete riconosciuto? È stato un acerrimo nemico di Hulk, è diventato cannibale per necessità e il suo sguardo ricorda quello di Paul Newman

Le Mans '66 è uno dei film più importanti a cui abbia partecipato

Lo sguardo ricorda quello di Paul Newman, mito assoluto del cinema americano e mondiale. Non sappiamo se ciò gli abbia schiuso qualche porta a Hollywood, senz’altro Josh Lucas più di qualche soddisfazione ha saputo togliersela nel corso della carriera. Proviamo a conoscerlo meglio.

Josh Lucas: sguardo ipnotico!

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Josh Lucas nasce il 20 giugno del 1971, sotto il segno dei Gemelli, a Little Rock, capitale e centro più popoloso dell’Arkansas. Figlio di una infermiera e di un medico, è il primo di quattro fratelli. In plurime occasioni cambia residenza, dato l’attivismo politico che connota i genitori. Nel 1981 si trasferisce nello Stato di Washington, dove consegue il diploma presso la Gig Harbor High School nel 1989 e inizia a sperimentare la recitazione.

Spinto dalla passione, Josh Lucas trasloca a Los Angeles. Una mossa coraggiosa, ripagata con gli ingaggi in parecchie serie televisive. Relativamente al grande schermo, compie il debutto sul set nella pellicola Alive – Sopravvissuti. Seguono lungometraggi quali American Psycho, A Beautiful Mind e Tutta colpa dell’amore.

Quand’è il 2003 Josh Lucas ottiene la parte del colonnello Glenn Talbot, l’antagonista in Hulk di Ang Lee. Quindi, prende parte, in Poseidon, remake de L’avventure del Poseidon (1972). Per il film Glory Road, ispirato a una storia vera, interpreta il protagonista Don Haskins, un allenatore di basket di una squadra collegiale. Dal 2012 veste i panni di Mitch McDeere ne Il socio, serie tv basata sull’omonimo romanzo di John Grisham.

The Silent Man

Mark Felt (Liam Neeson), Charlie Bates (Josh Lucas) e Audrey Felt (Diane Lane) in una scena del film

Dal 2014 al 2016 presta il volto a Jake Broderick in The Mysteries of Laura. Ha poi l’occasione di recitare in The Silent Man (2017), film incentrato sulla vita di Mark Felt, il vicedirettore dell’FBI passato alla storia come “Gola profonda” nello scandalo Watergate, nonché in Le Mans ’66 – La grande sfida (2019), titolo candidato a quattro premi Oscar.

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