La Grande Avventura di Snoopy – Il gioco dei Peanuts in uscita a novembre

I gamer, si sa, sono tutti dei sognatori… come i poeti, i cantanti e gli artisti tutti in generale. Ma tra questi sognatori c’è una categoria particolare, quella degli ultra-trentenni nostalgici. Quelli che amano la loro console next-gen ma si commuovono al pensiero dei giochi all’aperto e dei fumetti divorati da bambini, nei primi anni ’80. Alzi la mano chi, tra questi, non ha mai sognato di sedersi cavalcioni su una cuccia  per cani e sfrecciare nei cieli dell’Europa della Grande Guerra. Alzi la mano chi, de facto, non si è messo a cavallo di una sedia, un divano, un albero… e per magia ha visto apparire i buchi dei proiettili sparati contro il nostro

Sopwith Camel da parte di quel maledetto Barone Rosso…

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha sognato di essere Snoopy.

Snoopy non è solo il personaggio di una striscia. Dal momento stesso in cui è nato, è diventato patrimonio dell’umanità, grazie alla sua genialità, al suo estro, alla sua fantasia… Snoopy è il cane più umano degli umani, con passioni, amori, speranze  e sogni così fulgidi da essere concreti, palpabili.

E una creatura così vera, così reale, non è confinabile tra le pagine di un fumetto: supera le barriere dei media, diventa simbolo, ispirazione, modello di riferimento. Non è certo un caso se il film in uscita dedicato ai Peanuts si chiama “Snoopy and friends”, e non “La banda di Charlie Brown”. E allo stesso modo non è un caso se Snoopy è già entrato più volte nel mondo videoludico, diventando protagonista di titoli a lui dedicati. Perché se hai a disposizione una tela bianca e infiniti colori, l’unico limite è quello della fantasia.

Come molti sanno a breve uscirà il film in 3D dedicato ai Peanuts. I nostalgici e i puristi sono molto titubanti, perché i Peanuts sono nati e funzionano al 100% solo su carta. I cartoni animati, per quanto geniali in alcune trovate (come usare le onomatopee al posto delle voci degli adulti) non sono mai stati sufficientemente evocativi. La genialità al fulmicotone dell’autore non è adatta allo schermo e l’introduzione del 3D rischia di aggiungere qualcosa che sinceramente potrebbe risultare un inutile orpello, pensato solo al mercato dell’entertainment più che alla purezza del messaggio originale.

Accanto a questo film, inoltre, a inizio novembre la Activision rilascerà sul mercato un videogame ispirato alla pellicola. I giochi ambientati nel mondo di Snoopy non si contano, dall’Amiga, negli anni ’80 ai tablet fino alle console old e next-gen. Già nel 2010 era apparso su Xbox Live il gustosissimo Snoopy Flying Ace: una simulazione di combattimento aereo ambientato, ovviamente, durante la prima guerra mondiale. Un titolo dalle poche pretese e, proprio per questo, davvero molto divertente.

Alla fine di quest’anno, invece, uscirà La Grande Avventura di Snoopy: un platform game a scorrimento orizzontale da giocare in single o multiplayer dove, naturalmente, prenderemo il controllo del celebre brachetto e, accompagnati dall’inseparabile Woodstock, dovremo superare missione dopo missione immergendoci sempre di più nelle celebri fantasie di Snoopy: dalla giungla a Parigi, dall’europa della Grande Guerra fino alla luna… cambiando costumi, ambienti e situazioni per un gameplay pensato per bambini dai 7 anni in su e per i loro vecchi papà nostalgici della magina di  Charles M. Schulz.