La casa di Jack uscirà in due versioni solo per maggiorenni

La casa di Jack, ovvero l'ultimo lavoro del regista danese Lars Von Trier arriverà nelle sale cinematografiche italiane in due versioni, entrambe vietate ai minori di 18 anni

L’ultimo controverso film di Lars Von Trier La casa di Jack uscirà al cinema dal 28 febbraio in due versioni vietate ai minori di 18 anni

Non è certo un mistero che La casa di Jack, l’ultimo controverso e molto criticato lavoro del regista e sceneggiatore danese Lars Von Trier (Dogville, Melancholia, Nymphomaniac) sia continuamente oggetto di discussioni. Per questo motivo la Società di Distribuzione Cinematografica Videa SpA, da sempre impegnata nella diffusione di opere cinematografiche dalla forte connotazione autoriale, ha deciso di distribuire il film, che uscirà giovedì 28 febbraio, in due versioni differenti. La decisione di distribuire questo titolo, è stata accompagnata dalla seguente dichiarazione, rilasciata da Sandro Parenzo ovvero il Presidente di Videa Spa:
Ho distribuito negli anni ottanta il primo film di Lars Von Trier, credo si chiamasse Elementi del crimine. Un capolavoro, un acerbo prodotto di un gigante del cinema.
Da alcuni anni detesto Lars Von Trier come persona, per le sue scellerate dichiarazioni, per il suo antisemitismo, così come ho detestato a suo tempo Celine che ha però lasciato uno dei grandi capolavori della letteratura del 900.
Con questo spirito distribuisco oggi il suo ultimo film, per raccontare ancora una volta quanta distanza una società civile sappia porre tra uno scellerato autore e la sua opera.
Perché nella Casa di Jack c’è più cinema, più delirante passione che nel 90% dei film che normalmente escono. Nonostante Il detestabile Lars, divorato dai suoi demoni, che mai incontrerò.
La versione italiana del film La casa di Jack sarà distribuita con tagli nelle scene più cruente e violentele stesse scene che hanno spinto il pubblico dell’ultimo Festival di Cannes ad abbandonare la sala prima della fine della proiezione. La versione in lingua originale sottotitolata rispetterà invece l’integrità dell’opera del regista. Questo rappresenta il primo caso in Italia in cui un film, che entra contemporaneamente in censura in due versioni, anche nella versione tagliata e resa meno cruente e più fruibile, resta comunque classificata come vietata ai minori di 18 anni.