Morto Vilmos Zsigmond, Oscar alla fotografia per Incontri ravvicinati

L’ungherese Vilmos Zsigmond, vincitore di un premio Oscar per le sue realizzazioni in Incontri ravvicinati del terzo tipo diretto da Steven Spielberg, nominato come miglior fotografia per Il cacciatore di Michael Cimino, The River (1984) e The Black Dahlia (2006), è morto all’età di 85 anni. Il suo collega ha dichiarato che la morte è avvenuta il 1 gennaio 2016.

Vilmos Zsigmond Oscar alla fotografia per Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg muore ad 85 anni

Dopo più di 50 anni ad Hollywood, i suoi più grandi obiettivi li ha raggiunti con Un tranquillo week-end di paura (1972), Blow Out (1981) di Brian De Palma e con alcuni film diretti da Robert Altman come Il lungo addio (1973). Nel corso dei suoi ottant’anni ha girato dal 2012 al 2014 un paio di episodi per la sitcom prodotta da Fox, intitolata The Mindy Project: Zsigmond rientra nella classifica dei 10 direttori alla fotografia più influenti della storia del cinema e nel 2003 è entrato a far parte dell’Associazione Internazionale di Direttori della Fotografia.

Steven Poster della ICG (International Cinematographers Guild), che ha lavorato in tre dei suoi film, ha dichiarato:” La genialità di Vilmos non risiedeva solamente nelle immagini, ma nel suo radicato senso del dovere, al fine di realizzare una narrazione onesta. Lavorando molto vicino a lui ho imparato a perseverare nei progetti: i suoi inizi coraggiosi lo vedono coinvolto come foto reporter nell’ambito della rivoluzione ungherese e costituiscono un immenso patrimonio culturale per le future generazioni di fotografi e studenti di cinema. Ha fatto la differenza”.

Fuggendo dalla sua nativa Ungheria dopo l’invasione russa del 1956, Zsigmond ha lentamente iniziato a lavorare con film a basso budget. Dopo un decennio ha trovato la propria soddisfazione nella collaborazione con il MrCabe di Altman, nel quale usò una disponibilità limitata di colori insaturi, donando al Western un tono poco convenzionale e malinconico.

Il giovane Spielberg accettò poi Vilmos Zsigmond scelto per il suo film di debutto The Sugarland Express del 1974, seguito dall’Obsession di De Palma. Spielberg si è sentito molto onorato dal fatto che Zsigmond abbia accettato di lavorare ad Incontri ravvicinati del terzo tipo, che lo portò a conquistare il premio Oscar anche se, durante un’intervista, Zsigmond si è dichiarato insoddisfatto del lavoro con Spielberg poichè, nonostante avesse molte ottime idee per l’aspetto finale del film, venne trattato alla stregua di un semplice cameraman. Infatti non lavorò più con il regista.

Per diversi anni Vilmos Zsigmond ha lavorato come fotografo e tecnico di laboratorio, assistendo la fotografia di Wild Guitar nel 1962. Il primo riconoscimento come fotografo cinematigrafico è stato per il film cult The Sadist del 1963. Dal 2007 Zsigmond ha fatto parte del tavolo dei governatori dell’Academy of Motion Picture Arts and Science dal 2007.

Fonte: Variety