Il Vento del Nord 2025: Unicorni di Michela Andreozzi miglior film per la giuria
Nella serata finale di Il Vento del Nord 2025, La vita da grandi di Greta Scarano ha ricevuto una menzione speciale.
Un omaggio a Eleonora Giorgi con la proiezione cult di Borotalco di Carlo Verdone e il Premio a Unicorni di Michela Andreozzi, Miglior film per la Giuria dei ragazzi dell’isola con una menzione speciale a La vita da grandi di Greta Scarano, hanno concluso a Lampedusa Il Vento del Nord 2025, la 17esima edizione della rassegna organizzata con il coordinamento di Laura Delli Colli, l’organizzazione di Massimo Ciavarro e la consulenza di Giovanni Spagnoletti, che ancora una volta ha acceso il grande schermo con una settimana di proiezioni sull’isola che non ha una sala.
Unicorni miglior film de Il Vento del Nord 2025: le motivazione e gli eventi speciali della kermesse

Il Premio come Miglior Film di Il Vento del Nord 2025 è andato a Unicorni di Michela Andreozzi per la seguente motivazione: “Un film che parla di libertà e diversità ma soprattutto dell’importanza di saper dare ascolto ai figli riconoscendo i loro desideri anche se non corrispondono a ruoli tradizionali o aspettative sociali. Il bambino protagonista, Blu, con la sua innocenza e la sua determinazione, è una lente attraverso la quale osserviamo i limiti, le paure, ma anche le possibilità di cambiamento degli adulti invitando gli spettatori a riflettere e immedesimarsi con i protagonisti di una storia che ci ricorda quanto i bambini dimostrino a volte il coraggio di essere se stessi e quanto i genitori non sempre riescano invece a imparare da loro. Comprendere un segnale di diversità, cogliere un’inconsapevole difficoltà ‘identitaria’ o anche solo di crescita è un tema centrale che ha bisogno di essere rappresentato nel cinema. Proprio come avviene, con determinazione, ma anche con rispetto e delicatezza, in Unicorni”.
La vita da grandi di Greta Scarano ha ricevuto la menzione speciale per la seguente ragione: “Perché tratta con il taglio della commedia un tema delicato come l’autismo affrontando con semplicità e in modo leggero ma profondo anche le difficoltà di un rapporto tra sorella e fratello, complicato proprio dalla particolare condizione del fratello. Irene e Omar sono protagonisti di un racconto che dimostra come l’autismo sia, per chi ne vive la quotidianità, certamente un limite ma consenta anche di non rinunciare a sogni, desideri, aspirazioni. Lei vive una vita ‘in ordine ma sottotono’, lui ha obiettivi molto chiari: è una ‘persona autistica’ che vuole sentirsi autonoma, diventare cantante rap, sposarsi, avere figli. Insieme vivranno una riscoperta reciproca, consapevoli che crescere, anche in una condizione di normalità, significa lasciarsi alle spalle protezioni e paure. Trovando la propria strada, in un nuovo equilibrio”.
Tra i 15 titoli presentati, l’omaggio in chiusura di Borotalco di Carlo Verdone, un cult in ricordo di Eleonora Giorgi – che fu fondatrice insieme a Massimo Ciavarro, Laura Delli Colli e Giovanni Spagnoletti di questa rassegna prossima ormai alla maggiore età – ma anche il documentario di Maite Carpio dedicato a Domenico Modugno, scomparso vent’anni fa proprio a Lampedusa, dove visse gli ultimi anni della sua vita davanti al mare della sensazionale Spiaggia dei Conigli.
Infine la serata pirandelliana che si è aperta con un messaggio condiviso da Michele Placido, regista di Eterno visionario, e da Federica Luca Vincenti, protagonista e produttrice del film. In omaggio al grande autore siciliano, è stato proposto, prima della proiezione del film, un reading di alcuni suoi brani, accompagnato da un approfondimento storico a cura dell’attrice Elena Croce, Presidente della Fondazione Nobis, che ha inoltre partecipato all’incontro con gli studenti dell’isola e alla loro premiazione. La Rassegna, in ultimo, ha reso omaggio a Respiro di Emanuele Crialese, con Valeria Golino, film cult a Lampedusa che ha inaugurato l’edizione di quest’anno.