Harvey Weinstein si dichiara non colpevole di stupro e violenza sessuale (di nuovo)
Harvey Weinstein si è dichiarato non colpevole di stupro e violenza sessuale durante il suo ultimo processo.
L’ex produttore Harvey Weinstein attende l’esito del processo a Los Angeles
Harvey Weinstein si è dichiarato non colpevole di stupro e violenza sessuale durante il suo ultimo processo, avvenuto a Los Angeles. Il produttore cinematografico, ormai caduto in disgrazia, ha presentato l’appello mercoledì, il giorno dopo essere stato estradato da New York alla California, dopo molteplici rimandi.
Weinstein si è dichiarato non colpevole di quattro accuse di stupro e di altre sette accuse di violenza sessuale. Le accuse riguardano presunti attacchi a cinque donne, avvenuti tra il 2004 e il 2013. Le sette accuse di violenza sessuale contro Weinstein includono quattro capi d’accusa di “copulazione orale forzata”, due “percosse sessuali per costrizione” e una “penetrazione sessuale con l’uso della forza”. Se tutte le 11 accuse si rivelassero vere e l’ex produttore hollywoodiano venisse giudicato colpevole, la sua condanna ammonterebbe a 140 anni di reclusione.
Harvey Weinstein è stato condannato nel 2020 per stupro di terzo grado e per atti sessuali contro la legge. È stato condannato a 23 anni di carcere, che stava scontando presso il carcere di Wende, vicino a Buffalo (NY), prima della sua estradizione.
Weinstein ha fatto appello alla condanna. Ha sostenuto la sua innocenza e ha negato tutte le accuse di sesso non consensuale.
L’estradizione di martedì è avvenuta tra gli sforzi del team legale di Weinstein per sospendere il procedimento. Avevano invocato ragioni mediche, adducendo diabete e problemi cardiaci, alla schiena e alla vista. Un giudice di New York ha avviato il processo di estradizione a giugno. Weinstein è stato portato in tribunale mercoledì su una sedia a rotelle, secondo l’Associated Press. Ha aperto bocca solo per dire “grazie” al giudice Sergio Tapia, che gli ha augurato buona fortuna a udienza conclusa.
Ora attende un secondo processo a Los Angeles.