Harvey Weinstein, l’ex produttore ha chiesto un nuovo processo: “La mia accusatrice è inattendibile”

La principale accusatrice di Harvey Weinstein è di origini russe ma residente in Italia.

In attesa di scoprire il prossimo 23 febbraio quale sarà la sentenza ai suoi danni, Harvey Weinstein non si arrende. L’ex produttore cinematografico, come riportano i più importanti media americani, avrebbe chiesto di rifare il processo attualmente in corso al Tribunale di Los Angeles, in cui è imputato per aver aggredito e stuprato una ex modella nel febbraio 2013 durante il festival Los Angeles Italia.

Perché Harvey Weinstein chiede un nuovo processo?

Harvey Weinstein; cinematographe.it

Harvey Weinstein vuole un nuovo processo perché, stando a quanto riporta il suo team legale, la corte non ha ammesso diverse prove che confutano l’attendibilità della sua principale accusatrice. “Per sua stessa ammissione ai PM, Jane Doe n.1 – così è stata chiamata la donna – ha mentito sulla natura del suo rapporto con il fondatore del festival e quindi non è attendibile“, si legge nella mozione depositata. Il nome dell’accusatrice, naturalmente, non è stato rivelato, ma è certo che abbia origini russe e che è residente nel nostro Paese. L’istanza presentata sarà esaminata il 23 febbraio, lo stesso giorno in cui è attesa la sentenza. Presidente della Weinstein Company dal 2005 al 2017, Harvey Weinstein, ve lo ricordiamo, è stato già condannato dalla Corte Suprema di New York a 23 anni di carcere, da scontare nell’istituto penitenziario di Rikers Island, per stupro e violenza sessuale.