Giovanna Mezzogiorno tuona: “Per anni fatta fuori a causa del mio peso. Su di me tante leggende”
Ai microfoni di La Repubblica, l'attrice si è detta contraria ai classici canoni di bellezza. Poi le rivelazioni sui suoi ultimi anni...
Giovanna Mezzogiorno non ci sta più, e ha deciso di dire la verità una volta per tutte. Intervistata da La Repubblica, l’attrice ha avuto modo di parlare di Unfitting, cortometraggio da lei scritto e diretto che sarà presentato alla Festa del Cinema di Roma, in programma tra il 18 e il 29 ottobre prossimo. Il corto racconta la storia di un’attrice (interpretata da Carolina Crescentini) alla quale sul set o in tv viene continuamente ricordata l’inadeguatezza della propria figura dopo due gravidanze alle soglie dei cinquant’anni.
Giovanna Mezzogiorno e le ripercussioni sulla sua carriera avute a causa del suo peso
Unfitting è una storia che “mi ha riguardata in prima persona” ha dichiarato Giovanna Mezzogiorno, ispirata dai suggerimenti di ricerca su Google: “Digitando il mio nome, la prima domanda che veniva fuori era “quanto pesa”“. L’attrice ha poi confessato: “Sono stata molto criticata – non apertamente, non te lo dicono in faccia – quando avevo preso molto peso e non corrispondevo più all’immagine che le persone avevano di me. Ma non è un corto in cui ci si piange addosso, c’è grande ironia, bisogna saper ridere di cose che ci hanno fatto soffrire in passato. La maggior parte delle donne si è rotta le scatole di essere vincolata a questi modelli di bellezza. Il termine bellezza è opinabile, diciamo che questi modelli di pseudo perfezione fanno sentire la maggioranza delle persone – non tutti siamo modelli – in una condizione di disagio. A molti livelli: sul lavoro, in famiglia, tra amici”.
In seguito, Giovanna Mezzogiorno ha sottolineato che la bellezza nel mondo dello spettacolo è un requisito importante. “Sarei un’ipocrita se dicessi il contrario. Un attore è un personaggio di cui il pubblico si deve anche un po’ innamorare. Ma nel corso della mia carriera difficilmente è stata esaltata la mia prestanza fisica, non ho mai fatto ruoli che mettessero in risalto l’avvenenza, sempre poco trucco, semplici, quotidiani, normali”. Un cambiamento che avuto importanti ripercussioni sulla sua carriera. “Non mi ero resa conto di quanta falsità ci fosse intorno a me, registe che inneggiano di essere dalla parte delle donne e non lo sono affatto. In tanti hanno addirittura chiuso i rapporti. Poi sono entrate in campo le leggende, che ero malata – e tanti altri mi hanno scansata. Non importa, meglio. Alla fine è una presa di coscienza del fatto che le persone ti stimano e ti vogliono finché corrispondi alla loro idea e al loro canone“.