È stata la mano di Dio e la scena di sesso tra Filippo Scotti e la “vecchia baronessa” Betty Pedrazzi: “un’azione di volontariato”

Le dichiarazioni dell'attore Filippo Scotti e di Paolo Sorrentino sulla scena tra il protagonista e Betty Pedrazzi in È stata la mano di Dio.

È stata la mano di Dio, il nuovo film di Paolo Sorrentino, vincitore del Leone d’argento alla 78ª Mostra del Cinema di Venezia, è una delle migliori pellicole dell’anno. Disponibile sulla piattaforma Netflix dal 15 dicembre 2021, è stato unanimemente elogiato da critica e pubblico, che ha lodato e amato un film diverso dal Sorrentino che si è abituati a vedere. Lo stesso regista ha dichiarato più volte di esserne consapevole, confermando che metodi, location e tutto ciò che ha portato alla realizzazione di È stata la mano di Dio, era completamente diverso dal solito. “Ha vinto la scelta di essere veri, non la bellezza. Nella prima sequenza, con San Gennaro e il lampadario a terra, ho messo tutto il cinema che ci si aspetta da me e che mi dà piacere, per poi liberarmene. È una forma di congedo“, ha dichiarato il regista durante un’intervista di Elle.

Le dichiarazioni di Filippo Scotti e Paolo Sorrentino su una scena del film È stata la mano di Dio

è stata la mano di dio

Una delle scene maggiormente discusse e chiacchierate di È stata la mano di Dio è stata anche quella tra il protagonista Filippo Scotti, nei panni di Fabietto, anche lui vincitore a Venezia con il premio Marcello Mastroianni, e Betty Pedrazzi, che nel film interpreta l’anziana baronessa Focale. Nel film Fabietto ha il suo primo rapporto sessuale con la baronessa che decide proprio di iniziare il ragazzo al sesso. “Non ero imbarazzato“, ha dichiarato Filippo Scotti durante l’intervista di Elle. “È fra le prime scene che ho letto, sono rimasto molto colpito e, strano a dirsi, non ci ho messo la mia consueta pesantezza, mi è parsa necessaria, così leggera dopo tutto quel dolore“.

Anche Paolo Sorrentino è intervenuto su quel momento. “L’attrice Betty Pedrazzi ha fatto una scelta coraggiosissima mettendosi così in gioco alla sua età, molte sue colleghe avevano rifiutato il ruolo“, ha affermato ad Elle. “Lei invece con autoironia e intelligenza, ha capito subito che il sesso non c’entra nulla, la protagonista fa un’azione di volontariato. Quante volte di fronte al dolore profondo di una persona non sappiamo trovar le parole? E invece è meraviglioso e generoso che la baronessa offra il proprio corpo per lenire il lutto“, ha continuato. “Fabietto è così addolorato e lei sa trovare il modo non banale per aiutarlo. È una cosa che solo una donna può fare, questa sensibilità nel capire l’essere umano non appartiene proprio al maschio“. È stata la mano di Dio, candidato al Golden Globe come Miglior film straniero, è in lista per rappresentare l’Italia agli Oscar 2022 nella categoria Miglior film straniero.

 

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