Dune: Jason Momoa rivela il tenero omaggio al figlio

L'attore racconta: "C'è un easter egg fatto apposta per mio figlio".

Jason Momoa racconta in un’intervista le difficili scene di arti marziali svolte in Dune e un omaggio speciale per il figlio

Il nuovo Dune è arrivato nei cinema a settembre, ottenendo uno strabiliante successo al botteghino internazionale. Ann Sarnoff, CEO di WarnerMedia Studios, sembra aver confermato che il secondo film si farà, visto e considerato anche che il primo capitolo diretto da Denis Villeneuve si è concluso lasciando in sospeso la storia e il destino dei suoi personaggi; nell’attesa del sequel i fan del romanzo fantascientifico di Frank Herbert si sono già messi a caccia di easter egg e riferimenti al libro. Come ha raccontato Jason Momoa, inoltre, c’è un preciso momento nel film dedicato appositamente a suo figlio.

Lo ha raccontato a IndieWire lo stesso attore, parlando dell’impegno svolto dal cast di Dune per le scene d’azione e l’apprendimento delle tecniche di combattimento. Una di queste era il kali, l’arte marziale nazionale delle Filippine, di cui il figlio del protagonista di Aquaman è studioso e praticante. “Abbiamo dovuto fare numerosi combattimenti, e un sacco di allenamento è stato fatto per quell’ultima scena di battaglia” ha raccontato Momoa. “Abbiamo fatto un sacco di cose come il kali. Io non l’ho mai veramente imparato, mio figlio lo pratica. Ci sono sicuramente dei momenti intimi in cui faccio dei gesti per mio figlio. C’è una mossa di Kali, dove ti metti una mano sul cuore e poi la metti sulla testa. Questo gesto è per Timothée nel film, ma è per mio figlio nella vita reale”. Chi conosce le tecniche del kali capirà sicuramente qual è la scena a cui si riferisce Jason Momoa: al di là dell’easter egg dedicato a suo figlio, c’è da dire che si integra perfettamente nel contesto di Dune.

Sempre ai microfoni di IndieWire, Jason Momoa ha raccontato come ha ottenuto il proprio ruolo in Dune e come si è svolto il casting per dare un volto a Duncan Idaho. L’attore, raccontando l’esperienza, ha spiegato come l’offerta di partecipare al kolossal ispirato ai romanzi di Frank Herbert sia arrivata “dall’alto”, più precisamente da Denis Villeneuve in persona. Momoa era Park City, nello Stato dello Utah, per partecipare al Sundance Film Festival nel gennaio del 2019, quando il suo agente lo ha chiamato. Villeneuve desiderava parlargli e offrirgli un ruolo nella sua prossima produzione. La cosa divertente è che Momoa era impegnato in una scalata con il suo miglior amico quando il suo agente lo ha contattato.