Can Yaman: “Per diventare Sandokan ho perso 10 chili. Basta con il ruolo del figo”

Dal 1° dicembre su RaiUno, Yaman è il protagonista della nuova Sandokan: 8 episodi con un cast internazionale in cui spuntano Alessandro Preziosi, John Hannah ed Ed Westwick.

Can Yaman arriva a Sandokan con 10 chili in meno e un bagaglio di disciplina che farebbe impallidire un atleta olimpico. “Lavoro 16 ore al giorno” racconta senza girarci troppo intorno in un’intervista al Corriere, “e sono stanco di farmi incasellare nel ruolo del bello che fa impazzire le donne”. Un sentimento più che comprensibile.

La sua storia inizia in modo quasi cinematografico: giovane avvocato brillante, consulente in giacca e cravatta, viene notato a un matrimonio a Mosca, roba che nemmeno nelle commedie romantiche di una volta. Gli offrono una parte minuscola, e tutto potrebbe finire lì. Ma no: la vita d’ufficio, passata davanti allo schermo, non gli basta. Così a 24 anni rompe gli argini e vira verso la recitazione, una scelta che lo porta fino al ruolo più iconico che ci sia cresciuti negli anni ’70: la Tigre della Malesia.

Dal 1° dicembre su RaiUno, Can Yaman è il protagonista della nuova Sandokan: 8 episodi firmati Lux Vide e Rai Fiction, con un cast internazionale in cui spunta un Alessandro Preziosi perfetto come Yanez, e nomi come John Hannah ed Ed Westwick a completare il quadro. Una produzione che strizza l’occhio ai kolossal di un tempo, con il Borneo del 1841 a fare da palcoscenico a popoli in lotta, potenze coloniali e una buona dose di spirito ribelle.

“Sandokan è un combattente col sorriso, una sorta di Robin Hood tropicale”, racconta l’attore. Prepararsi al ruolo, rinviato ai tempi della pandemia, gli ha dato modo di studiare Salgari, imparare l’equitazione e asciugare la silhouette. Sul successo, però, mantiene i piedi per terra. “Non è facile gestire tutto questo amore femminile. Devi stare attento a ciò che dici, a come ti muovi… alla fine non condiziona solo te, ma anche chi ti è vicino”.

Non stupisce quindi la sua cautela nel mostrare in pubblico la sua compagna, Sara Bluma: “Rischia di essere travolta dai commenti. Ora che ho 36 anni penso un po’ di più a ciò che mi fa stare bene, non solo a ciò che vuole il pubblico”. Eppure qualche scossone al suo mito da sex symbol lo vuole dare. Vorrebbe una commedia dove interpreta un tipo imbranato con le donne. Un anti-eroe. Uno che non ci sa fare. “Perché è difficile che mi propongano qualcosa di diverso dal figo che piace alle donne». Ma sono pronto a rischiare”.

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