Brendan Fraser e il rapporto con la disabilità del figlio: “è una persona felice, mi ha aiutato molto per The Whale”

Brendan Fraser svela che per calarsi nel ruolo di protagonista in The Whale si è ispirato al primogenito Griffin.

The Whale è il film della redenzione per Brendan Fraser. L’ex star degli action movie, reduce da anni di buio, si riprende i riflettori nella pellicola, arrivata al cinema giovedì 23 febbraio in Italia. Interpreta Charlie, una persona con evidenti problemi di peso, che si interroga su quali siano le cose importanti della vita. Per calarsi nella parte l’artista ha trovato ispirazione in famiglia, guardando a uno dei suoi figli.

Brendan Fraser: ispirazione in famiglia

Brendan Fraser sul rapporto con la disabilità del figlio - Cinematographe.it

Dalla relazione con l’ex moglie Afton Smith, conclusa nel 2007, Brendan Fraser ha avuto tre ragazzi: Griffin, 20 anni, Holden, 18, e Leland, 16. Ai microfoni di Interview Magazine, ha raccontato il rapporto con il primogenito , un ragazzone autistico dal grande cuore. Sa bene cosa significhi vivere insieme a una persona obesa, ha aggiunto l’interprete. Che prova enorme gratitudine per la nascita di Griffin, portatore di gioia alle tante persone che lo vivono nel quotidiano. A causa del suo spettro, non conosce l’ironia né il cinismo.

Nessuno lo può insultare e lui non può insultare nessuno. Esula dallo spirito di Griffin prendersela con le persone che conosce. È il più felice di tutti, per via della particolare condizione, che la gente chiamerà anche disturbo, ma sul quale Brendan Fraser si trova in disaccordo. Ha un differente modo di reagire agli stimoli esterni e di confrontarsi con il resto della società. Se il mondo sa essere, a volte, meschino e crudele, Griffin ha il dono di essere immune alla cattiveria.

Brendan Fraser sul rapporto con la disabilità del figlio - Cinematographe.it

Stare con i figli, la loro madre e la famiglia al completo risolleva Brendan Fraser, autore di una brillante performance in The Whale, dove impersona un uomo in stato di sovrappeso. Reduce da varie disavventure, l’attore regala una performance attoriale maiuscola, anche perché le vicende raccontate su schermo lo toccano da vicino. Il suo nome è nella rosa dei finalisti per il premio Oscar 2023 come miglior protagonista maschile.

Leggi anche Venezia 79 – The Whale: recensione del film di Darren Aronofsky