Avete visto la moglie di J.K. Simmons? Ha fatto carriera in teatro, è cintura nera di Taekwondo e gli ha dato due figli

In un raro esempio di matrimonio duraturo a Hollywood, J.K. Simmons è sposato dal 1996 con la stessa compagna. E lei lo fa rigare dritto!

Nel film che gli è valso il maggior numero di riconoscimenti (tra cui l’Oscar, il Golden Globe, il BAFTA e lo Screen Actors Guild Award al miglior non protagonista), J.K. Simmons è uno spietato direttore d’orchestra. Chissà come ci si sarà sentito, poiché, a quanto pare, nel matrimonio sembra sia la compagna quella a portare i pantaloni!

J.K. Simmon: “agli ordini” della consorte Michelle Schumacher!

Nata il 28 settembre 1966, Michelle Schumacher (nome completo Michelle Marie Schumacher) è una bravissima attrice di teatro, nonché cantante e ballerina. Il palcoscenico di Broadway si è rivelato il suo territorio abituale, avendolo calcato in molteplici occasioni. Conseguita la laurea in sceneggiatura nella prestigiosa UCLA (University of California, Los Angeles), ha girato diversi cortometraggi ed è apparsa, inoltre, davanti alla macchina da presa.

In curriculum ha una cintura nera in Taekwondo, ricevuta presso il Kukkiwon, il Quartier generale mondiale della disciplina e il suo centro di diffusione tradizionale. Durante un tour di Peter Pan – lui era Capitan Uncino, lei la principessa Giglio Tigrato -, ha conosciuto il futuro marito J.K. Simmons, dal quale ha avuto due figli, un maschio e una femmina. Nel 2017 ha ricevuto una nomination come miglior regista debuttante per I’m not here al Camerimage Film Festival, che ha per protagonista proprio l’uomo della sua vita, sposato nel 1996.

In un’intervista concessa al The Post, Simmons ha rivelato qual è stata la sua battuta più ricorrente sul set: “Proprio come a casa, eseguo gli ordini. Lei tornava e si preparava per il giorno seguente. È andata avanti così per circa un mese, non pensa si siano parlati, tolto il tempo passato a collaborare. La pellicola segue Simmons nei panni di un alcolizzato di nome Steve, che riflette sulle lotte e i traumi della sua esistenza e su come l’abbiano reso un’anima solitaria. Essendo la versione più anziana dell’uomo, non ha dialoghi: una ciliegina sulla torta, ha commentato Simmons.

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