Avatar: Fuoco e Cenere, le prime reazioni parlano chiaro
I critici hanno detto la loro sul nuovo capitolo della saga di James Cameron, Avatar: Fuoco e Cenere, in arrivo il 17 dicembre.
James Cameron, diciamolo, ha un vizio: ogni volta che torna su Pandora, vuole superare se stesso. E a quanto pare, anche stavolta ci è riuscito. Avatar: Fuoco e Cenere – terzo capitolo della saga e nuovo tassello dell’epopea Na’vi – è stato mostrato in anteprima alla stampa, scatenando un’ondata di reazioni entusiaste. E da ciò che trapela, sembra che Cameron abbia rimesso mano al suo immenso “laboratorio artigianale” per fare quello che gli riesce meglio: reinventare il cinema spettacolare come si faceva una volta, ma con la tecnologia di domani. Ecco cosa dicono i critici.

Molti giornalisti concordano: questo terzo capitolo è visivamente strabiliante. Non esattamente una sorpresa, certo, ma stavolta le lodi hanno un tono diverso. Graeme Guttman (ScreenRant) parla di un film “straordinariamente coinvolgente”, pur riconoscendo una certa “atmosfera da capitolo intermedio”. Una sensazione classica delle saghe monumentali, quelle che costruiscono con calma, come i vecchi feuilleton. Molly Freeman, sempre da ScreenRant, rincara, definendolo “visivamente sbalorditivo” e notando un “miglior equilibrio tra spettacolo e storia” rispetto ai precedenti. Non manca però qualche scelta narrativa “bizzarra”, che probabilmente farà discutere.
Jazz Tangcay (Variety) non usa mezzi termini: parla di “traguardo straordinario nella cinematografia”. Sottolinea in particolare le immagini magnetiche e l’arrivo di nuovi personaggi forti, guidati dalla Varang di Oona Chaplin, che molti prevedono sarà la vera sorpresa del film. Dal canto suo, Perri Nemiroff (Collider) sembra essersi lasciata travolgere dal viaggio: “Dopo tre film non riesco ancora a credere a quanto siano magici i film di Avatar.” Parla di un’immersione immediata nel mondo di Pandora e nota “un notevole aumento di complessità” su più livelli della produzione.
Non tutti però sono pronti a proclamare il film un capolavoro narrativo. Lo sceneggiatore Michael Lee lo dice chiaramente: “la trama lascia un po’ a desiderare”. Ma aggiunge che visivamente il film è un terremoto: “Spinge i limiti della tecnica in modi inimmaginabili.” E soprattutto in 3D – il terreno dove Cameron, da buon maestro vecchio stampo, continua a voler innovare senza dimenticare lo stupore del pubblico.
Il film riprende dopo la tragedia de La Via dell’Acqua: la morte di Neteyam pesa su tutta la famiglia Sully, che cerca un nuovo equilibrio mentre emerge una minaccia diversa dalle precedenti. A fare irruzione sono i Na’vi del Fuoco, abitanti dei vulcani, tribù dal carattere feroce e guidata dalla spietata Varang. Uno scenario più duro, più ostile, che promette di espandere Pandora oltre le sue giungle e i suoi oceani. Il cast resta quello delle grandi occasioni: Sam Worthington, Zoe Saldaña, Sigourney Weaver, Stephen Lang, Kate Winslet e la già citata Oona Chaplin. Avatar: Fuoco e Cenere arriverà nei cinema il 17 dicembre. E se le reazioni fossero confermate dal pubblico, Cameron potrebbe aver fatto di nuovo centro.
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