Armie Hammer e l’ammissione shock: “sono cannibale al 100%”

Il protagonista di Chiamami col tuo nome lo avrebbe rivelato a una delle sue presunte vittime.

Armie Hammer avrebbe confessato a una donna di essere “cannabile al 100%”. Lo avrebbero detto due presunte vittime delle perversioni sessuali dell’attore di Hollywood. Nel corso di House of Hammer, la serie di documentari basata proprio sulle tendenze dell’interprete lontano dal set, una donna lo ha accusato di stupro e percosse, anche se l’imputato nega categoricamente di aver commesso i fatti incriminati.

Armie Hammer: un messaggio lo inchioderebbe

Armie Hammer ammette di essere cannibale Cinematographe.it

In un messaggio, apparentemente spedito da Armie Hammer a una delle sue vittime, l’autore si definiva cannibale al 100 per cento ed esprimeva il desiderio di soddisfare questa pulsione con la destinataria. Courtney Vucekovich, una delle due donne che sostengono di aver subito l’aggressione di Armie Hammer, 35 anni, ha descritto nei minimi particolari gli abusi che avrebbe subito.

Secondo la tesi di Courtney il rapporto sarebbe partito in modo fantastico, ma poi le cose avrebbero preso una cattiva piega, mentre lui spingeva i confini un po’ alla volta. L’idea del cannibalismo lo eccitava a tal punto che era l’unico argomento di cui voleva discutere.

Courtney ha poi asserito di aver ricevuto un messaggio da Armie Hammer, dove lui le diceva che l’avrebbe morsa. Inoltre, le avrebbe mandato delle foto per rendere vivida nella mente l’immagine del trattamento al quale intendeva sottoporla. 

Armie Hammer ammette di essere cannibale Cinematographe.it

A sua volta, Julia Morrison, la seconda accusatrice presente nel documentario, avrebbe ricevuto dei messaggi da Armie Hammer, circa le sue fantasie: di immobilizzarla e di farne libero uso del corpo. Nella serie costituita da tre parti, girata per Discovery Plus, vengono forniti alcuni aggiornamenti sulla vita attualmente condotta da Hammer.

Ebbene, al momento eserciterebbe la professione di agente immobiliare di multiproprietà nelle Isole Cayman. Lo scandalo, scoppiato nel gennaio 2021, ha creato terra bruciata intorno al trentacinquenne, cacciato da diversi progetti cinematografici.

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