Ant-Man and The Wasp: gli attori e il livello di segretezza dei film Marvel Studios

Gli attori della pellicola diretta da Peyton Reed parlano di quanto sia alto il livello di segretezza in produzioni come quelle MCU.

Del cinefumetto Ant-Man and The Wasp sono trapelate non molte notizie, come sempre accade con i film della Casa delle Idee, e adesso gli attori ci spiegano qualcosa della loro esperienza con i sistemi dei Marvel Studios per tenere al riparo la trama delle produzioni MCU

In Ant-Man and The Wasp vedremo, al fianco dello Scott Lang interpretato da Paul Rudd, anche un’altra eroina titolare, la Wasp di Evangeline Lilly che, nel primo cinecomic dedicato all’uomo formica, interpretava “semplicemente” il ruolo di Hope Van Dyne (pur manifestando già in quell’occasione il desiderio di indossare il costume). Generalmente i sistemi delle produzioni per tenere i fan all’oscuro di ciò che avviene dietro le quinte sono molti e variegati. Ecco cosa hanno spiegato a USA Today sia Rudd che Michael Douglas (Hank Pym), come pure la Lilly su quelle che sono state le esperienze sia con i Marvel Studios che nella loro carriera in generale.

Michael Douglas:

“Ho passato un sacco di questi test di segretezza. Ad un certo punto ho anche pensato che mi avrebbero fatto un esame del sangue e roba simile, oltre a dirmi di non rivelare nulla. Insomma, di sicuro è stato un po’ eccessivo, ad un certo punto. Ma è pur vero che, al giorno d’oggi – basta vedere quello che hanno fatto i russi durante le nostre elezioni politiche (la Russia di Putin è stata accusata di interferenze per favorire l’elezione di Donald Trump, ndr.) o le fake news – è estremamente importante mantenere i propri segreti. E penso che la Marvel abbia fatto un lavoro straordinario facendo in modo che gente che in realtà non sa nulla di nulla, creasse voci e le mettesse in giro. E comunque mi piace il team di lavoro e non ho intenzione di fare nulla che possa danneggiarli.”

Evangeline Lilly:

“Ho imparato a fare questa cosa quando ero molto giovane, all’inizio della mia carriera. Mi hanno insegnato a tenere la bocca chiusa e a non rivelare assolutamente nulla di nulla per il pilot di Lost; era una specie di società segreta il cui livello di segretezza era “federale”. E poi ho lavorato al franchise de Lo Hobbit, che era ugualmente riservato, come pure Real Steel, e ora sono alla Marvel. Quindi, voglio dire, capisco perfettamente tutte le ragioni, ma io sono anche un po’ ribelle sotto questo punto di vista, non mi piace tantissimo seguire le regole e fare il robottino comandato. Perciò prendo questa cosa seriamente ma non troppo.”

Paul Rudd:

“La cosa fondamentale è che non vuoi spoilerare cose ai fan, anche se ci sono alcune persone che cercano comunque di carpire i segreti. Fare parte di tutto questo è fantastico, anche se a volte si sente moltissimo la pressione e i pensieri che ti frullano in testa sono cose tipo “Oh, mio Dio, non voglio fare nulla di sbagliato. Devo parlare. Cosa devo dire? Cosa non devo dire? Insomma, è tutto un po’ così.”

Ant-Man and The Wasp arriva nelle nostre sale cinematografiche dal prossimo 14 agosto.