Araña: il nuovo thriller politico di Andres Wood e Guillermo Calderon

Andres Wood, il regista di Violeta se fue a los cielos, film vincitore al Sundance, si è unito a Guillermo Calderón, co-sceneggiatore del film di Pablo Larrain The Club e sceneggiatore del suo Neruda, per dare vita ad Araña, un thriller politico che esplora le radici di un nuovo nazionalismo che minaccia il mondo.

Prodotto da Alejandra Garcia presso la Wood Producciones di Santiago del Cile, Araña si lega a una fiorente e illustre varietà di pellicole cross-over latino-americane accomunate dalla presenza di argomenti mainstream, dall’interesse a raggiungere un pubblico sempre più vasto, dall’avere ambizioni artistiche, nonché strutture co-produttive con molti partner e la presenza di attori famosi. Basti pensare a Storie Pazzesche, Il Clan, Neruda, e ora La Cordillera, di Santiago Mitre.

Prodotto da Alejandra Garcia, Araña incarna la scalata ambiziosa di Andres Wood

Grazie a una sceneggiatura scritta dalla coppia Wodd-Calderon, a detta di Garcia Araña è il frutto di una riflessione su ciò che merita di essere trasposto sul grande schermo in un’epoca come la nostra, piena di contenuti multimediali.

Iniziando da eventi realmente accaduti, Araña unisce i due grandi traumi del Cile:

il colpo di stato di Augusto Pinochet e l’attuale nazionalismo non liberale. Ma lo fa tessendo una storia di passione, tradimento ed egoismo. Il racconto ruota attorno alle vicende di tre inseparabili amici, Ines, il marito Justo e Gerardo, tutti membri di Patria e Libertà, il movimento ultra-nazionalista cileno degli inizi degli anni ’70, il quale organizza attacchi e crimini per seminare disordini all’indomani del colpo di stato del 1973 di Pinochet. Ines e Gerardo intraprendono un’intensa relazione amorosa. Ma durante un’operazione in cui uccidono un aiuto di campo di Allende, un tradimento li separa apparentemente per sempre

Più di quarant’anni dopo, perdonati da Pinochet, Ines e Justo, i quali hanno cavalcato l’onda neo-liberale del Cile, sono ora diventati dei professionisti potenti e prestigiosi. Gerardo invece, rimasto un bigotto nazionalista, irrompe nelle loro vite minacciando l’esistenza privilegiata della coppia.

Araña è ambientato in un contesto storico specifico, il quale viene però sviluppato in maniera simbolica. Secondo Garcia si tratta di “realismo simbolico, non simbolico”, aggiungendo che la pellicola “mostra quante società abbiano forti radici nazionalistiche che stanno crescendo in tutto il mondo”.

In questo momento la riflessione è più che opportuna, soprattutto quando il neo eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump difende l’America e sostiene l’espulsione di milioni di immigrati dagli USA.

Eliseo Altalunga, il consulente alla sceneggiatura della Wood Producciones, fornisce consigli per lo script. Garcia ha aggiunto che la Wood Producciones mira a rendere Araña un’opera frutto di una co-produzione internazionale. Andrà in produzione nella seconda metà del 2017

Wood e Calderon hanno collaborato in precedenza alla sceneggiatura di Violeta se fue a los cielosalla serie tv cilena di successo Ecos del Desierto, co-prodotto con Turner, e Ramona, selezionato per il MipDrama Screenings di Cannes dello scorso Aprile, il quale verrà presto mandato in onda sul canale cileno TVN.

La dirompente mossa verso la produzione sul piccolo schermo dimostra l’interesse della Wood Producciones nel trarre vantaggio dal pubblico di massa si per le tariffe tv di lusso che per le sovvenzioni statali.

“Molte serie prodotte in Cile che hanno vinto le sovvenzioni dai regolatori della tv nazionale mostrano problemi sociali, eventi storici, dibattiti attuali sull’educazione, corruzione politica e il ruolo della chiesa, tutti argomenti che difficilmente rientrano nel palinsesto televisivo delle altre nazioni. Lo scorso anno Wood ha confessato a Variety, citando serie come The Substitute Teacher, Juan Brava ed El Bosque de Karadima. 

Riguardo alla produzione TV, la Wood Producciones ha trovato un modello d’affari, un’immediata ragion d’essere e un pubblico.

La miniserie in quattro parti Ecos del desierto narra della ricerca durata più di quarant’anni da parte di una donna, volta a trovare gli assassini del marito, ucciso dalla “Carovana della Morte”, uno squadrone della morte cileno nato dopo il colpo di stato di Pinochet. Lo share raggiunto dalla messa in onda ha toccato il 20%.

Los 80 ha ottenuto all’incirca il 25% di share. “La serie ha il proprio ritmo, a tratti lento e con molte pause ed è piaciuto così tanto al pubblico che sono state prodotte sette stagioni”, ha detto Garcia.

La Wood Producciones ha attualmente in cantiere due serie: Colonia Dignidad e Mary & Mike. Prodotta da Invercine e Wood Producciones, Colonia Dignidad è basata sulla vera storia delle uniche persone riuscite a fuggire dalla Colonia Dignidad, ribattezzata Villa Baviera, una comunità cilena fondata da Paul Schafer nel 1961, diventata un centro di tortura durante il regime di Pinochet. Lo stesso Schafer fu condannato per pedofilia nel 2007. Patricio Pereira, Julio Jorquera ed Esteban Larraín hanno sviluppato lo show. La sceneggiatura è firmata da Luis Barrales.

Un altra co-produzione Invercine-Wodd realizzata in congiunzione con Turner, Mary & Mike, è in pre-produzione, ha detto Garcia. Riguarda una coppia che ha lavorato fuori dal Cile per la polizia segreta di Pinochet, assassinando gli oppositori del suo regime, tra cui Orlando Leterial, ex cancelliere di Salvador Allende, in un omicidio perpetrato a Washington nel 1976.