Alessia Marcuzzi salva grazie a Wilma Facchinetti, moglie del suo ex: cos’è la manovra di Heimlich che le ha salvato la vita

La manovra di Heimlich può essere eseguita sia su adulti, sia su bambini di età superiore a un anno.

Attimi di paura per Alessia Marcuzzi. Come ha rivelato lei stessa in un lungo post sul suo account Instagram ufficiale, la conduttrice televisiva ha rischiato di soffocare durante una cena in un ristorante di Londra. Alla cena erano presenti suo marito, il produttore televisivo Paolo Calabresi Marconi, suo figlio Tommy, avuto nel 2001 con l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, e Francesco Facchinetti – suo ex compagno con cui ha avuto una figlia – accompagnato da sua moglie Wilma. Proprio quest’ultima è riuscita a salvarle la vita, praticandole una famosa manovra di primo soccorso: ecco quale!

La manovra che ha salvato la vita ad Alessia Marcuzzi

Alessia Marcuzzi; cinematographe.it

La manovra di Heimlich è una tecnica salvavita di primo soccorso che si utilizza in caso di ostruzione delle vie aeree causata da un corpo estraneo. Viene eseguita per prevenire il soffocamento di una persona nel caso in cui le sue vie respiratorie vengano bloccate da un pezzo di cibo o da un altro oggetto. Questa manovra, che prende il nome dal suo inventore, il chirurgo toracico Henry Heimlich, consiste nel comprimere il diaframma di persone coscienti, spingendolo verso l’alto, in modo da causare un colpo di tosse e la conseguente espulsione del corpo estraneo. Ciò si ottiene alternando 5 colpi alla schiena tra le scapole impressi con il palmo della mano, precisamente con la parte che si trova alla base del pollice con 5 spinte sul diaframma. Questa tecnica può essere eseguita sia su adulti, sia su bambini di età superiore a un anno.

È possibile attuare la manovra anche su se stessi, mettendo una mano chiusa a pugno contro il proprio addome mentre l’altra l’afferra e la spinge verso l’alto con una serie di spinte finché non si liberano le vie aeree. In alternativa, è possibile appoggiarsi con la parte alta dell’addome contro un oggetto fisso (per esempio una spalliera di un divano o di una sedia) spingendo ripetutamente col proprio corpo verso il basso fino a che le compressioni non facilitino l’espulsione dell’ostruzione.