Achille Costacurta, figlio del calciatore e di Martina Colombari, denunciato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale
Il ragazzo è stato immobilizzato e portato all’Ufficio centrale arresti e fermi della polizia locale.
Achille Costacurta è il figlio del calciatore Alessandro Costacurta e dell’attrice Martina Colombari, nato il 2 ottobre 2004, quattro mesi dopo il matrimonio dei suoi genitori ed è l’unico figlio della coppia. Ha frequentato in passato la Scuola Paritaria Loviss, nelle Marche ed è un grande tifoso del Milan (dove giocò il padre). A livello di aspirazioni e sogni, il giovane vuole seguire le orme della madre, diventando un personaggio importante nel mondo della moda e dello spettacolo e sembra si stia avvicinando sempre di più a questo, avendo 60 mila follower. Detto questo, il giovane si è sempre distinto per atteggiamenti non proprio equilibrati.
Achille Costacurta ha recentemente partecipato all’ultima edizione di Pechino Express con sua madre
Qualche giorno fa Achille Costacurta, che stava partecipando all’ultima edizione di Pechino Express in compagnia della madre, è stato eliminato, una cocente delusione che però non ci dice nulla sul suo carattere turbolento. Per scoprirlo, basta tornare indietro al 18 aprile, quando si è scagliato in modo sgarbato con Fedez, definendolo “str****” perché, a detta sua, in passato, si è rifiutato di fare una foto con lui quando era piccolo. Negli ultimi giorni, come riporta Vanity Fair, ha raggiunto però il culmine. Il ragazzo è stato denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Achille Costacurta, infatti, nella serata di martedì 18 aprile, è salito a bordo di un taxi a Milano, in zona Tortona. Poco dopo, il ragazzo avrebbe cominciato ad agitarsi a tal punto che il tassista, vedendo una volante, ha avvisato le Forze dell’Ordine spiegando che Achille stava danneggiando il suo veicolo e che urlava frasi senza senso. Visto che il giovane si rifiutava di scendere dal veicolo, i vigili hanno provato ad immobilizzarlo e, mentre lo stavano trattenendo per portalo all’Ufficio centrale arresti e fermi della polizia locale, ha lanciato un pugno in pieno volto ad uno dei vigili. Indagato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, all’alba è stato affidato al padre, che lo ha riaccompagnato a casa. Attualmente, il destino di Costacurta è incerto: per i reati commessi è prevista una pena che va da sei mesi a cinque anni di carcere.