FFF2016: recensione di The Virgin Psychics

Da un regista poliedrico e prolifico (cinque pellicole solo nell’ultimo anno) come il giapponese Sion Sono è lecito aspettarsi di tutto, ma con The Virgin Psychics anche lo spettatore più aperto e anticonformista troverà materiale per cui stupirsi, difficilmente visto in altre pellicole. Questo folle, perverso ed esilarante lungometraggio, presentato in anteprima italiana nella sezione Midnight Madness del Future Film Festival, è infatti un’opera davanti alla quale è difficile rimanere indifferenti, espressione del genio e del talento di un regista che si sta guadagnando un discreto seguito di pubblico grazie a pellicole già diventate cult come Suicide ClubLove ExposureTokyo TribeThe Whispering Star.The Virgin Psychics

The Virgin Psychics: il nuovo delirante e dissacratorio film di Sion Sono presentato al Future Film Festival

The Virgin Psychics è basato sul manga Minna! Esupa Dayo!, da cui è stata tratta un’omonima serie televisiva sceneggiata e diretta dallo stesso Sion Sono. Protagonista assoluto di questo adattamento cinematografico è Yoshirô Kamogawa (Shôta Sometani), uno studente vergine e ossessionato dalle sue avvenenti conoscenze femminili. Mentre si masturba in camera sua, Yoshirô rimane coinvolto in uno strano fenomeno paranormale, che gli conferisce il potere di leggere nel pensiero di chi gli sta intorno. Oltre al protagonista, acquisiscono poteri simili ai suoi anche altri personaggi, apparentemente tutti accomunati dall’essere vergini e dall’essersi masturbati durante l’evento, fra cui la sua compagna di classe Miyuki (Elaiza Ikeda) e la ragazza dei suoi sogni Sae (Erina Mano), alla quale Yoshirô si sente accomunato da un legame che risale addirittura a prima che i due nascessero. Con i loro nuovi poteri, Yoshirô e i suoi nuovi amici cercheranno di fermare una pericolosa cospirazione mondiale basata su uno smodato ricorso all’erotismo più sfrenato.

The Virgin Psychics

Con The Virgin Psychics, Sion Sono abbandona ogni freno inibitorio e realizza un film imperfetto, volgare e costantemente sopra le righe, ma ciononostante genuinamente divertente per gli spettatori dalla mentalità più aperta e meno pudici. Pur senza mostrare mai del nudo esplicito infatti, il regista giapponese provoca continuamente lo spettatore con  un erotismo talmente insistito ed esagerato da diventare comico e con un campionario di sketch a sfondo sessuale così demenziali da fare rivalutare quelli di Alvaro Vitali e Lino Banfi nel florido filone della commedia sexy all’italiana. Vediamo davvero di tutto: prorompenti ragazze in abiti succinti che si insinuano nella fantasia dei protagonisti provocando esagerate ed esilaranti erezioni, assurdi giocattoli erotici, telecinesi e teletrasporto utilizzati per gag sessuali, continui riferimenti alla masturbazione maschile e femminile. La sceneggiatura è puerile e colma di forzature e stereotipi della cultura giapponese, ma con il passare dei minuti ci si accorge che essa è solo un pretesto per provocare lo spettatore e per fornire a Sion Sono il lasciapassare per attraversare e mescolare più generi con la sua proverbiale creatività. The Virgin Psychics strizza infatti frequentemente l’occhio all’imperante moda di raccontare storie basate su supereroi e superpoteri (l’incipit del film ricorda da vicino quello della popolare serie televisiva Misfits), spaziando però apertamente anche nel teen movie e nella commedia più scollacciata, fermandosi giusto un attimo prima di sconfinare nel softcore. La sapiente mano del regista amalgama al meglio questo originale e dissacratorio mix, mantenendo vivo l’interesse e il divertimento dello spettatore per quasi 2 ore, e sfruttando al meglio attori che non brillano per espressività ma risultano comunque funzionali alla resa dei propri personaggi. Fra improbabili complotti, impossibili storie d’amore e una carrellata infinita di ragazze in lingerie, si arriva all’irresistibile e inaspettato finale, degna conclusione di una pellicola che ha il pregio di non prendersi sul serio neanche per un secondo e di intrattenere lo spettatore con un racconto schietto e anticonformista sulle pulsioni sessuali e su tutto ciò che ne consegue.

The Virgin Psychics

Se cercate spessore artistico e narrativo, approfondimento psicologico dei personaggi e raffinata riflessione sociale, The Virgin Psychics non è proprio quello che fa per voi. Se invece cercate un sano e disimpegnato divertimento che mantenga sempre un guizzo di originalità e fantasia, lasciatevi prendere per mano dal talentoso regista Sion Sono e godetevi questa grottesca e folle avventura a sfondo erotico, certamente volgare, eccessiva e imperfetta, ma anche grondante di puro amore per il cinema e per lo spettatore.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.2