Troll 2: cosa sapere (e ricordare) prima di vedere l’atteso sequel

Capire cosa è accaduto nel film originale significa entrare nel cuore di una storia che parla di perdita.. e scoperte.

L’arrivo di Troll 2 su Netflix riaccende l’interesse per uno dei monster-movie europei più sorprendenti degli ultimi anni. Il primo film ha conquistato il pubblico grazie alla fusione di folklore scandinavo, azione, avventura e una vena malinconica che rendeva la creatura protagonista qualcosa di più di un semplice “mostro”. Con l’imminente sequel, è fondamentale ripercorrere gli eventi, i miti e i personaggi chiave che hanno costruito il mondo narrativo in cui la paleontologa Nora Tidemann si è ritrovata coinvolta. Capire cosa è accaduto nel film originale significa entrare nel cuore di una storia che parla di perdita, di scoperte e di antichi segreti tornati alla luce.

Troll 2 - cinematographe.it

Un risveglio dalle montagne norvegesi in Troll 2

Troll si apre tra le Cime dei Troll, dove la giovane Nora veniva educata dal padre Tobias alle antiche leggende norrene. La credenza che i troll potessero trasformarsi in pietra con la luce del sole forniva già un indizio fondamentale per il resto del film. Vent’anni più tardi, mentre Nora è impegnata nella ricerca di fossili di dinosauro, un enorme boato proveniente da un cantiere ferroviario scatena il caos: una creatura gigantesca emerge dalla montagna, seminando distruzione. Le prime testimonianze filmate e le impronte colossali rivelano presto che ciò che è uscito dal tunnel non è un animale qualunque, ma qualcosa che appartiene alla mitologia norvegese. Da questo momento, la scienza e il folklore iniziano a intrecciarsi in modo inestricabile.

Il mistero della creatura e le prove dell’impossibile

Quando Nora viene convocata dal governo in Troll, le autorità hanno un’unica, inquietante certezza: nessuna creatura nota alla scienza può giustificare ciò che hanno visto. L’ipotesi proibita — quella dei troll — riemerge, e Nora decide di consultare il padre, da tempo screditato per le sue teorie sui criptidi. Padre e figlia tornano insieme sulle montagne, ritrovando impronte e una topografia innaturale: il troll si era letteralmente sdraiato sotto terra, mimetizzandosi grazie al corpo fatto di roccia. La rivelazione avviene quando l’enorme creatura si alza sotto i loro piedi e affronta gli elicotteri dell’esercito. Le riprese militari diventano la prova definitiva che Tobias aveva avuto ragione per tutta la vita.

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Una storia di perdita e riconciliazione in Troll 2

Ma Troll racconta anche un dramma familiare. Dopo la morte della madre, Tobias si era rifugiato ossessivamente nello studio dei troll, perdendo di vista la figlia e fratturando il loro rapporto. L’indagine comune sui misteri delle montagne crea un inatteso riavvicinamento, ma la tragedia è dietro l’angolo. Durante un attacco militare, Tobias tenta di comunicare pacificamente con il troll, dimostrando che le creature comprendono emozioni e intenzioni. Un colpo d’artiglieria, esploso per sbaglio, distrae il gigante che reagisce d’istinto e ferisce mortalmente l’uomo. La morte di Tobias diventa il motore della missione successiva di Nora, ora determinata a capire la verità e a proteggere il troll, esattamente come avrebbe voluto suo padre.

Il segreto del Palazzo Reale e l’origine del conflitto

Il nodo della trama di Troll emerge quando Nora incontra Rikard Sinding, custode dei segreti della monarchia norvegese. Nel X secolo, durante la cristianizzazione del Paese, re Olav il Santo aveva ordinato lo sterminio dei troll, considerati incompatibili con il nuovo credo. I soldati massacrarono intere famiglie, compresi i piccoli, e intrappolarono il Re dei Troll in una cava nascosta. Secoli dopo, quando fu costruito il Palazzo Reale di Oslo, lo si edificò proprio sopra la sua antica dimora e sui resti dei suoi figli. L’attuale creatura non vuole distruggere la civiltà umana: sta soltanto cercando di tornare a casa, dai resti della sua famiglia sterminata. Questo dettaglio spiega anche perché non attaccasse mai bambini o famiglie con figli: un riconoscimento istintivo del proprio dolore.

La battaglia finale e la scelta morale di Nora in Troll 2

Mentre il governo progetta una soluzione folle – sganciare una bomba atomica su Oslo – Nora cerca una via alternativa in Troll. Sfrutta la leggenda della fotosensibilità dei troll e organizza un’enorme trappola di pannelli solari, capaci di simulare la luce del sole. Il piano funziona: il troll viene immobilizzato. Ma nel momento decisivo, Nora non riesce a condannarlo. Dopo aver compreso che la creatura non era malvagia, ma soltanto disperata, spegne le luci per dargli una possibilità. L’alba, però, arriva troppo presto: il sole vero distrugge il colosso pietrificandolo lentamente. Nora resta a guardare, consapevole di non aver potuto salvarlo come avrebbe voluto.

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Cosa anticipa la scena mid-credit

Il film non termina davvero con la morte del Re dei Troll. Nella scena mid-credit, un cumulo di rocce nei Monti Dovre inizia a muoversi, rivelando l’esistenza di un altro troll — vivo, attivo e pronto a emergere. Ciò non solo conferma che la specie non si è estinta, ma suggerisce che il Re potrebbe non essere stato l’ultimo della sua stirpe. Troll 2 potrà quindi ampliare il mondo narrativo introducendo non solo nuovi troll, ma forse altre creature del folklore norvegese. Nora, ormai custode morale della verità sulle leggende, potrebbe tornare a essere il punto di riferimento tra scienza e mito, chiamata ancora una volta a salvare il Paese da una minaccia tanto antica quanto incompresa.

Cosa aspettarsi dal sequel

Troll 2 avrà l’occasione di esplorare più a fondo l’universo mitologico, presentare nuove creature, generare nuovi conflitti tra umani e esseri leggendari e sviluppare ulteriormente la crescita personale di Nora. Il sequel potrebbe indagare sulle origini delle varie specie mitologiche, sui segreti ancora nascosti sotto le montagne e sul ruolo che la Norvegia moderna dovrà assumere in un mondo dove le antiche leggende stanno tornando in vita. Una cosa è certa: il prossimo film promette di essere ancora più epico, più oscuro e più ricco di rivelazioni del suo predecessore.

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