Jeremy Strong: 8 grandi curiosità sull’interprete
8 aneddoti su un volto troppo spesso sottovalutato.
Profondo, metodico e totalmente immerso nei suoi personaggi, Jeremy Strong è considerato uno degli interpreti più intensi e rispettati della sua generazione. Vincitore di Emmy, Golden Globe e Tony Award, ha costruito la sua carriera su un approccio rigoroso alla recitazione, trasformando ogni ruolo in un’esperienza quasi spirituale. Ecco otto curiosità per scoprire meglio l’uomo dietro a Kendall Roy, il protagonista di Succession che ha ridefinito il modo di intendere la performance drammatica in TV e al cinema.
1. Jeremy Strong e i suoi inizi tra cinema indipendente e grandi produzioni: da Humboldt County a The Gentlemen

Jeremy Strong ha iniziato la propria carriera sul grande schermo nei primi anni Duemila, muovendosi con passo deciso tra il cinema indipendente e quello d’autore. I suoi primi ruoli arrivano in film come Humboldt County (2008), E venne il giorno (2008) e Oltre le regole – The Messenger (2009), dove mostra fin da subito una naturale intensità espressiva. In seguito, prende parte a produzioni di grande rilievo come Lincoln (2012), Zero Dark Thirty (2012) accanto a Jessica Chastain, Parkland (2013), The Judge (2013) con Robert Downey Jr., Selma – La strada per la libertà (2014), Black Mass (2015) con Johnny Depp e La grande scommessa (2015). Negli anni successivi si afferma come interprete solido e affidabile, partecipando a Detroit (2017), Molly’s Game (2017), Serenity (2019) con Matthew McConaughey, The Gentlemen (2019) di Guy Ritchie, Il processo ai Chicago 7 (2020) e Armageddon Time (2022) con Anne Hathaway.
2. Jeremy Strong in televisione: da The Good Wife a Succession
Jeremy Strong si è però fatto conoscere anche sul piccolo schermo, con apparizioni in serie di successo come The Good Wife (2011–2013), dove interpreta Matt Becker, un sondaggista politico. Ha poi preso parte a Mob City (2013) e Masters of Sex (2016), mostrando la sua versatilità anche in ruoli di breve durata. Tuttavia, è nel 2018 che arriva la consacrazione mondiale con Succession, la serie HBO che racconta le dinamiche di potere all’interno di una famiglia di magnati dei media. Qui Strong dà vita a Kendall Roy, un personaggio complesso, fragile e ambizioso, che gli vale un Emmy Award e un Golden Globe come miglior attore protagonista.
3. La formazione di Jeremy Strong: tra Yale, Londra e il teatro di Chicago

Dietro la dedizione totale di Jeremy Strong c’è un percorso di studi eccezionale. Dopo la laurea alla Yale University, dove ha studiato recitazione, si perfeziona alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra e partecipa a laboratori alla Steppenwolf Theatre Company di Chicago, una delle scuole di teatro più prestigiose al mondo. Fin dai suoi esordi, si distingue per un approccio “metodico”, influenzato da attori come Daniel Day-Lewis e Al Pacino. Non a caso, prima di intraprendere la carriera da attore a tempo pieno, ha lavorato come assistente di produzione e nel reparto scenografia in diversi film, tra cui Amistad e C’è posta per te. Un’esperienza decisiva arriva nel 2005, quando lavora come assistente personale di Daniel Day-Lewis durante le riprese de La storia di Jack & Rose: osservare il leggendario attore prepararsi per il ruolo lo ispira profondamente e lo convince a dedicarsi totalmente alla recitazione.
4. Jeremy Strong e la preparazione maniacale ai ruoli
Il nome di Jeremy Strong è ormai sinonimo di metodo e dedizione estrema. Per il ruolo di Kendall Roy in Succession, ha studiato minuziosamente le dinamiche familiari e il comportamento dei grandi magnati dei media, leggendo la biografia di Rupert Murdoch e osservando il linguaggio del corpo dei suoi figli. In particolare, si è ispirato a James Murdoch per alcuni dettagli comportamentali, come l’abitudine di allacciarsi le scarpe nei momenti di tensione, che ha riprodotto durante le audizioni. Questo livello di immersione totale si riflette in ogni suo lavoro: Strong rifiuta spesso di “uscire dal personaggio” durante le riprese, mantenendo la stessa postura, tono e intensità anche fuori dal set, per preservare la verità emotiva del ruolo.
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5. Quando la dedizione diventa rischio: gli incidenti di Jeremy Strong sul set

Il perfezionismo di Jeremy Strong lo ha spinto più volte a correre rischi fisici pur di ottenere la massima autenticità. Durante la prima stagione di Succession, ad esempio, l’attore si è fratturato un piede correndo con scarpe eleganti per rendere più realistico lo sforzo del suo personaggio in una scena di fuga. Due stagioni dopo, ha riportato contusioni a tibia e femore saltando da una piattaforma alta più di un metro e mezzo. La stessa determinazione lo ha portato a chiedere ad Aaron Sorkin, regista de Il processo ai Chicago 7, di essere realmente esposto al gas lacrimogeno durante una scena di protesta, proposta che il regista ha dovuto rifiutare per motivi di sicurezza.
6. Le amicizie e i legami affettivi di Jeremy Strong
Al di là del rigore professionale, Jeremy Strong è noto per la sua profonda lealtà nelle relazioni personali. È legato da una lunga e sincera amicizia con Michelle Williams, conosciuta nel 2004 durante un festival teatrale. I due sono rimasti molto uniti, e Strong è stato vicino all’attrice dopo la morte di Heath Ledger, aiutandola a superare quel momento drammatico e diventando una figura di riferimento per la figlia di Ledger, Matilda. Ancora oggi si considerano come una famiglia allargata.
7. Jeremy Strong, la famiglia e la vita privata: moglie e figli

Nel 2016 Jeremy Strong ha sposato Emma Wall, una psichiatra danese conosciuta quattro anni prima durante una festa a New York, nel pieno dell’uragano Sandy. Insieme hanno tre figlie, nate nel 2018, 2019 e 2021, e vivono a New York, dove conducono una vita riservata e lontana dai riflettori. L’attore ha più volte dichiarato di considerare la famiglia un punto fermo essenziale. Quando non lavora, si dedica alla lettura, al teatro e a lunghe passeggiate in città.
8. Jeremy Strong tra Oscar 2025, impegno teatrale e futuro
Negli ultimi anni, Jeremy Strong ha raggiunto l’apice della sua carriera, diventando uno dei volti più riconoscibili e rispettati di Hollywood. Ha vinto l’Emmy Award 2020 e il Golden Globe 2021 per Succession, e nel 2024 ha conquistato anche un Tony Award per la sua interpretazione in Un nemico del popolo a Broadway. È stato inoltre candidato agli Oscar 2025 come miglior attore non protagonista per The Apprentice, dove interpreta Roy Cohn, mentore di Donald Trump. Accanto alla carriera cinematografica, Strong è impegnato anche nel sociale, sostenendo programmi di educazione teatrale per i giovani e progetti legati alla salute mentale.