Second Chance – 1×01: recensione

Ha avuto una realizzazione molto travagliata la nuova serie tv di FOX America che debutterà il 13 Gennaio (anche se durante le vacanze Natalizie il pilot è stato diffuso anticipatamente). Second Chance – questo è il titolo effettivo della serie tv conosciuta fino a qualche tempo fa prima come ‘The Frankenstein Code’ poi come ‘LookingGlass’ – arriva dunque ad arricchire la grande offerta di FOX America in un momento di grande incertezza per il network dato che, quasi tutte le sue produzioni seriali (tranne il lungimirante successo di Empire) vivono in una crisi totale di ascolti.

Lo show che vede in Robert Kazinsky (già visto nella stagione 6 di True Blood) l’iconico protagonista, a primo impatto sembra comunque essere una produzione che non brillerà per qualità e ricercatezza, e continuerà a far cadere in ‘disgrazia’ un network che è alla continua ricerca di se stesso. Si perché Second Chance anche se ha alle spalle un grande background stilistico e tanta voglia di sperimentare, non riesce a mascherare la tematica procedurale, che finisce poi per far snaturare l’imprinting della serie.

Robert Kazinsky è Jimmy Pritchard, ex sceriffo caduto in disgrazia dopo un’accusa di corruzione L’uomo di legge ha una seconda possibilità di rivalsa quando, due fratelli che sono a capo di un’importante azienda del settore tecnologico, riportano in vita il protagonista, appunto, ucciso in circostanze misteriose da una talpa dell’FBI. Ringiovanito e con una forza da vero super-eroe, Jimmy crede che queste innate capacità possano non solo ri-abilitare il suo nome (e svelare una setta occulta dell’FBI), ma soprattutto potrebbe essere un modo per recuperare il rapporto con suo figlio (Tim Dekay), affermato agente del Bereau.

Second Chance, il protagonista in uno scatto dal pilot

Second Chance, il protagonista in uno scatto dal pilot

Il mito immortale di Frankenstein di Mary Shelley rivive quindi in questa bizzarra serie tv che, rispondendo ai gusti di un pubblico in cerca di qualità ma anche tanto divertimento, Second Chance finisce per fare il passo più lungo della gamba e cade in un vortice di frasi già dette, situazione al limite dell’assurdo e battute beffarde. Lo show più travagliato della FOX rimane un esperimento riuscito a metà, perché nell’intenzione di rendere cool ed anticonvenzionale un classico della letteratura moderna, l’incipit di Second Chance diventa solo un modo per veicolare una nuova forma del crime drama, genere televisivo che ormai sta riciclando se stesso. Non c’è una trama che si arricchisce minuto dopo minuto e soprattutto non c’è una voglia di fidelizzare con il pubblico per sviluppare un archetipo narrativo, solo l’intenzione di divertire e puntare al mero entertainment.

Second Chance: un esperimento riuscito a metà

Non basta quindi la fisicità dell’attore protagonista (bello da mozzare il fiato), l’alchimia latente dei due gemelli inventori – che si trovano al centro della vicenda – e la trama dalle grandi intenzioni per far brillare Second Chance. La serie parte già sconfitta in partenza perché, in appena 43 minuti, il plot è riuscito ad esaurire frettolosamente tutte le sfaccettature di una trama che poteva essere approfondita in 12-13 episodi. Le grandi aspettative quindi si esauriscono in men che non si dica e, purtroppo, Second Chance se continua con questo stile anche nel secondo episodio, risulterà essere la prima serie da cestinare di questo nuovo anno seriale.

Giudizio Cinematographe

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 2.2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 1.9
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.5

Voto Finale

Tags: Fox