Truth Be Told: recensione series premiere

Venerdì 16 ottobre è iniziata negli Stati Uniti, sul canale NBC, Truth be told, una nuova serie comedy da 20 minuti circa a episodio, che vede protagonisti Mitch, Tracy, Russel e Angie.
Mitch è un insegnante del college che appare molto coinvolto nei problemi etici e nel rispetto delle razze e delle etnie diverse, Tracy è sua moglie e Russel è il suo vicino di casa e amico che vive con la moglie Angie.
La trama della puntata non è molto forte, ma sembra essere proprio la questione delle etnie diverse e viene affrontata principalmente da Mitch che è solito fare la morale a chi secondo lui non è eticamente corretto. Insieme a questo c’è anche la paura di Russel che la nuova baby sitter di Mitch possa essere una pornostar, questo dettato anche dal fatto che la figlia piccola ha imparato nuove parole poco consone per la sua età. Per tutta la puntata i due amici cercano informazioni sulla nuova baby sitter su internet cercando di non dare nell’occhio alle mogli, soprattutto Tracy la moglie di Russel.

Partenza lenta per questa nuova comedy che, per il momento, di comico ha ben poco.

Sebbene la serie sia una comedy, non è travolgente e non sembra un esperimento ben riuscito. Le battute e le situazioni che si creano, dal problema affrontato da Mitch sulle etnie a quello della nuova baby sitter troppo sexy, sembrano situazioni già viste non solo in una comedy, ma in qualsiasi altro genere seriale.
I personaggi recitano comunque bene e hanno tempi comici anche se sembrano decisamente caricati.
Inizio lento e per niente comico per queste nuova serie, che, chissà, magari nel corso delle altre puntate riuscirà a recuperare presentando una trama orizzontale più solida che per il momento non si è vista.
Da una serie comedy ci aspettiamo tante risate e in questa, a parte quelle del pubblico di sottofondo, di risate non ce ne sono state.

Regia - 1.8
Sceneggiatura - 1
Fotografia - 0.9
Recitazione - 1.8
Sonoro - 1
Emozione - 0.7

1.2

Tags: NBC