Mona Lisa Smile: le frasi più belle del film con Julia Roberts

Mona Lisa Smile, film del 2003 per la regia di Mike Newell e con protagonista Julia Roberts è una storia che parla di morale ed anticonformismo, in cui una professoressa americana si trova a dover insegnare storia dell’arte ad un gruppo di studentesse di un collegio, che si aspettano di essere preparate a divenire buone mogli. I princìpi completamente opposti della docente emergeranno allora dalle sue lezioni, e attraverso il linguaggio esplicito dell’arte le studentesse avranno modo di esplorare nuovi punti di vista.

Mona Lisa Smile è un film ricco di frasi, dialoghi e citazioni che –  a tratti – assumono la forma di veri e propri aforismi, attraverso cui possiamo scoprire il punto di vista della professoressa Katherine Ann Watson, decidendo se condividerlo o contrastarlo, così come accade nel film da parte della sua collega Betty Warren…

Mona Lisa Smile: le frasi più significative del film con Julia Roberts

Katherine Watson (Julia Roberts)
“Non tutti quelli che vagano sono senza meta, soprattutto non coloro che cercano la verità, oltre la tradizione, oltre la definizione, oltre l’apparenza”

“Cambiare per gli altri è mentire a se stessi…”

“Un’opera d’arte non è tale fino a quando non lo afferma qualcuno…”

[Sulla Gioconda]
Betty Warren: [ironicamente] Guardi questo, madre. Lei sorride. È felice?
La signora Warren: La cosa importante è non dirlo a nessuno.
Betty Warren: Lei sembra felice, quindi che importa?

[A proposito di Vincent van Gogh]
Katherine Watson: Dipingeva ciò che sentiva, non ciò che vedeva. La gente non capiva, a loro sembrava infantile e grezzo. Ci sono voluti anni perché riconoscessero la sua reale tecnica. Per vedere il modo in cui le sue pennellate sembravano far muovere cielo notturno. Eppure, non ha mai venduto un dipinto nella sua vita. Questo è il suo autoritratto. Non c’è camuffamento, nessuna storia d’amore. Onestà. Ora, sessant’anni dopo, dov’è lui?

Giselle Levy: È diventato famoso.

Katherine Watson: Così famoso, infatti, che ognuno ha una sua riproduzione. Ci sono cartoline …
Connie Baker: Abbiamo il calendario.

Katherine Watson: Ecco. Con la capacità di riprodurre l’arte, è diventata disponibile per le masse. Nessuno ha bisogno di possedere un originale van Gogh, possono dipingere il proprio. Van Gogh in una scatola, signore! La nuova forma d’arte di massa distribuita; dipingi con i numeri.

Connie Baker: [leggendo dalla scatola] “Ora tutti possono essere van Gogh. È così facile Basta seguire le semplici istruzioni e in pochi minuti, sei sulla buona strada per essere un artista…”
Giselle Levy: Van Gogh con i numeri?

Katherine Watson: Ironico, non è vero? Guardate quello che abbiamo fatto all’uomo che ha rifiutato di conformare i propri ideali al gusto popolare. Che ha rifiutato di compromettere la sua integrità. Lo abbiamo messo in una piccola scatola chiedendovi di copiarlo.

Charlie Stewart: I miei genitori dicono il mio futuro è proprio all’orizzonte.
Connie Baker: Dì loro che l’orizzonte è una linea immaginaria che si allontana mentre ci si avvicina.

Katherine Watson:
“Guardate oltre il dipinto. Cerchiamo di aprire le nostre menti ad una nuova idea.”

Giselle Levy: [in riferimento al marito durante il corso di galateo] Qualunque cosa tu faccia, non permettere alla moglie del boss di avvicinarsi a tuo marito.
Betty Warren: Perché no?
Giselle Levy: Se lo scopa.

Katherine Watson: [a proposito del matrimonio di Betty] È un grande evento. Sono sorpresa di essere stata invitata.
Bill Dunbar: Beh, guardati intorno. Chi non lo è stato?

Betty Warren: Katherine Watson non è venuta a Wellesley per adattarsi . È venuta perché voleva fare la differenza..