Transparent 3 – recensione dei primi episodi della nuova stagione

Su Sky Atlantic fa il suo ritorno una delle serie rivelazione degli ultimi due anni, Transparent 3, prodotta da Amazon Studios e diretta da Jill Soloway.
Questa terza stagione si riallaccia alla vita dei protagonisti, dopo che nella seconda stagione avevano raggiunto una certa tranquillità. Maura, soprattutto dopo i difficili coming out della stagione premier, aveva imparato a vivere come donna e convivere con la sua nuova vita.

In questi due episodi di apertura di stagione, si può dire ancora una volta che il titolo della serie calza a pennello con lo stato d’animo generale: Transparent, trasparenza.
I protagonisti vivono sentendosi assolutamente trasparenti nel mondo.

Il primo episodio si apre con minuti interi in cui la bellissima e malinconica colonna sonora accompagna Maura e la sua compagna Vicki nel risveglio, nella più totale quotidianità e nel più assoluto silenzio.

Poi, con la sua amica, Maura si confida, dicendo che va tutto bene. Da donna vive bene, il lavoro al call center lbgt le piace, Vicki è fantastica, i suoi figli hanno accettato la sua nuova vita, ma nonostante tutto questo lei non è felice. Perchè non è felice?
Questa è una domanda cruciale, che continua anche nel secondo episodio e questa mancanza di infelicità la vediamo anche nelle vite dei figli, che ancora non sono riusciti a trovare una loro dimensione di serenità. Tutto nelle loro vite procede meccanicamente, le loro azioni, quelle strane, quelle folli, sembrano dettate dall’impossibilità di sottrarsi agli eventi, ma anche dal desiderio di provare una qualsiasi emozione che possa farli sentire vivi.

Transparent 3 – nei primi due episodi ci troviamo catapultati in una terra desolata

Sembra di trovarci nella famosa waste land della letteratura, una terra desolata dove Maura sta attraversando un momento ancora più difficile forse di quello del suo coming out. Ora può vivere come ha sempre desiderato, ora può essere davvero felice, ma non sa bene in che modo e nemmeno quando.
Josh, Sarah e Ali sono sempre alla ricerca di qualcosa, senza cercarlo davvero. In una terra desolata anche loro, incastrati in relazioni disfunzionali o in impieghi vuoti o alla ricerca di un impiego non adatto, come nel caso di Sarah.
Sempre uniti, ma sempre nel loro modo bizzarro e sorprendente.

Transparent 3

La comicità amara che abbiamo visto nella prima stagione e a tratti nella seconda, in queste due puntate è totalmente assente, per dare spazio all’assoluta solitudine e ricerca disperata di un senso nella vita.
Due puntate molto emozionanti, che vanno a toccare l’animo dello spettatore, portandolo a porsi delle domande universali, che riguardano la vita, la ricerca della serenità e di un proprio posto nel mondo.

Transparent 3: si prospetta una terza stagione intensa e introspettiva

Ci troviamo incuriositi nello scoprire quale sarà la strada di Maura verso la felicità e quali saranno le scelte dei tre fratelli per vivere una vita più tranquilla ed equilibrata.
Sicuramente, conoscendo la famiglia Pfefferman e il loro stile di vita, saranno strade difficili e piene di ostacoli, con soluzioni talvolta bizzarre e non convenzionali.
Questo è il motivo per cui Transparent si fa amare così tanto, nulla è scontato, nulla è prevedibile. Il bizzarro e disfunzionale è il nuovo normale, è l’ordine del giorno.
E questo è positivo, finalmente, come in un’altra serie TV di successo ancora più sfrontata, Shameless, ci abituiamo a non scandalizzarci di fronte a nulla e a non giudicare più il mondo e le persone per le scelte poco convenzionali che fanno.
Per questo motivo, ben venga .

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 4
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.6