Rise of The Tomb Raider: 20 Year Celebration – recensione

Ad un anno esatto di distanza dall’uscita su Xbox 360 e Xbox One, frutto di un accordo tra Microsoft e Square Enix, l’eroina più famosa della storia dei videogiochi approda finalmente su Playstation 4 con una versione celebrativa dei suoi 20 anni, e ricolma di contenuti aggiuntivi.

Era il lontano 25 ottobre del ’96, infatti, il giorno in cui Lara Croft sbarcò, per la prima volta in assoluto, sulla prima storica console di casa Sony, ottenendo consensi in tutto il mondo. Sarannoriusciti, dunque, gli sviluppatori a mantenere viva la sua immagine ed a ripagare le attese dei giocatori ? Scopritelo nella nostra recensione.

Rise of the Tomb Raider: Tanti auguri Lara Croft

Arrivare a festeggiare 20 anni di carriera, in un’industria prettamente “maschile” come quella videoludica, è un grande vanto per i creatori della saga. Toby Guard, sviluppatore del primo capitolo, aveva in mente di realizzare un personaggio simile a quello di Indiana Jones ma cambiò idea in corso d’opera, grazie al consiglio dei suoi colleghi, e decise di dare vita a Lara Croft. Il resto, come si suol dire, è storia. Un successo commerciale strepitoso costituito da tanti videogame, libri, action figure, due pellicole cinematografiche con protagonista Angelina Jolie, l’annunciato reboot con Alicia Vikander e, per finire, un’inclusione nel Guiness come l’eroina più influente nella storia dei videogames.

Il comparto tecnico è davvero ottimo, con una grafica pulita che viaggia stabilmente sui 1080p e i 30fps al secondo

Insomma, una vera e propria icona generazionale che ha poi ispirato la saga di Uncharted, con protagonista Nathan Drake, e con il quale molte volte ha dovuto subire i paragoni della critica, soprattutto con il quarto capitolo uscito quest’anno. Rise of the Tomb Raider è il sequel diretto dell’apprezzato reboot videoludico uscito nel 2013, il quale ci ha presentato una Lara fragile ed alle prime armi ma sempre pronta al combattimento. In molti avevano lamentato la mancanza di tombe da esplorare, un classico della serie, e siamo lieti di confermare che, in questo capitolo, ce ne saranno a bizzeffe.

Rise of The tomb Raider

Lara è ormai consapevole delle sue potenzialità e, facendo tesoro della sua esperienza passata, decide di recarsi a Londra per continuare le indagini lasciate in sospeso dal padre. Un susseguirsi di colpi di scena ed una trama davvero “matura” rendono questo titolo uno dei migliori della saga. Il comparto tecnico è davvero ottimo, con una grafica pulita che viaggia stabilmente sui 1080p e i 30fps al secondo, e con effetti di luce e di texture alqaunto sublimi. I fan più accaniti della grafica, inoltre, saranno lieti di sapere che Square Enix ha confermato il supporto a PS4 Pro, in occasione della sua uscita, con una prima versione a 4K.

riseofthetombraider

Rise of The Tomb Raider: Un’esperienza ancora più completa e immersiva

Uno degli aspetti fondamentali della versione PS4 del titolo è la mole di contenuti presenti. Se solo il completamento della storia può impiegarvi tra le 15 e le 20 ore di gioco, tutti i DLC aumentano notevolmente la longevità.

Square Enix ha infatti deciso di includere tutti i contenuti scaricabili usciti in precedenza, ovvero Baba Yaga: Il tempio della Strega  e Cold Darkness Awakened, e un nuovo livello di difficoltà chiamato superstite estremo. La vera novità, però è rappresentata dal DLC Legami di Sangue, un nuovo pezzo di trama, fondamentale per scoprire i segreti della famiglia Croft ed esplorare la celebre Tenuta.

Un altro punto a favore di questa versione esclusiva per gli utenti di casa Sony è il supporto alla realtà virtuale

I fan più nostalgici, inoltre, potranno giocare l’avventura utilizzando le skin di Lara relative alla versioni presenti in Tomb Raider 2 e 3, considerati da molti i migliori capitoli della saga. A tutto questo bisogna aggiungere un set di nuove armi, pack di carte da esplorazione e tante nuove skin sbloccabili nel corso del gioco, oltre alla modalità arcade Incubo di Lara, contenuto in cui la nostra eroina dovrà affrontare orde di zombie in corridoi angusti e stanze desolate.

Un altro punto a favore di questa versione esclusiva per gli utenti di casa Sony è il supporto alla realtà virtuale, che già ci aveva convinto nel nostro primo hands-on con il titolo. I giocatori potranno completamente immergersi, in prima persona, nella Tenuta Croft ed esploarla liberamente. Sarà possibile, inoltre, giocare anche al DLC Legami di Sangue, con il PS VR. Date queste premesse, era evidente che Square Enix volesse giocarsi le carte migliori per non deludere i possessori di PS4 e, dobbiamo dire, che le attese sono state totalmente ripagate.

tr1

Il verdetto finale è assolutamente positivo. Rise of the Tomb Raider: 20 Year Celebration è il giusto festeggiamento per un personaggio iconico come quello di Lara ed un grande titolo, ricchissimo di contenuti, che sfrutta a dovere le potenzialità di PS4. Consigliamo vivamente l’acquisto ai dubbiosi che non hanno ancora avuto l’occasione di provare il titolo e non possiamo far altro che augurare altri anni di onorata carriera videoludica all’archeologa più famosa al mondo.