Un Natale al Sud: intervista video ad Anna Tatangelo, Enzo Salvi e al cast del film

Un Natale al Sud (recensione) è il cinepanettone natalizio per la regia dell’esordiente Federico Marsicano, con protagonisti Massimo Boldi e Biagio Izzo e al cinema dall’ 1 dicembre, distribuito da Medusa.

Noi di Cinematographe abbiamo incontrato il cast al completo composto da Massimo Boldi, Biagio Izzo, Anna Tatangelo, Paolo Conticini, Debora Villa, Barbara Tabita, Enzo Salvi, Loredana De Nardis, Paola Caruso, Bonaria Decorato, Ludovica Bizzaglia e la straordinaria partecipazione dei tre Youtubers Simone Paciello, Riccardo Dose e Giulia Penna. Il regista e gli attori ci hanno parlato di questa divertente esperienza, che vi riportiamo di seguito insieme alle nostre interviste video!

Massimo, puoi darci un motivo in più per vedere il film? 

Massimo Boldi: Io mi sono molto divertito a girare un Natale al Sud sopratutto perché non è un cinepanettone però uscendo nel periodo natalizio, possiamo considerarlo un film di Natale. Io sono quarant’anni che faccio cinema di natale e vi è sempre stato un grande pubblico, spero che vi sia anche in un Natale al Sud perchè è una storia molto attuale, bella, simpatica, divertente e ricca di un cast straordinario.

Barbara, raccontaci del tuo personaggio.

Barbara Tabita: Il mio personaggio è una donna comune che si scontra con il 2.0 e non ne conosce le regole. In un Natale al Sud abbiamo raccontato un altro genere di quarantenne. Molte donne oggi scappano dal matrimonio rifugiandosi dietro a una tastiera sapendo di non incontrare mai questo ipotetico principe azzurro. Celeste è innamorata del marito ma si ritrova ad amare una persona mai vista e la incontra in un appuntamento al buio 2.0 scoprendo la dura verità.

Un Natale al Sud affronta una tematica moderna per essere un cinepanettone, su cosa avete lavorato principalmente?

Federico: Fin da subito abbiamo optato per un film comico e sentimentale portando avanti una tematica moderna. Abbiamo trovato dei ragazzi fantastici Riccardo,Simone, Ludovica e Giulia che sono freschi. Con loro abbiamo trovato il modo giusto di rappresentare il mondo di Youtubers facendo vedere quello che loro sono realmente. Inoltre ci sono state delle gag divertentissime grazie ad Enzo, anche con lui abbiamo cercato di sviluppare il personaggio attraverso una comicità più delicata.

Da Youtube al cinema, Simone come è stata per te questa avventura?

Simone: Un Natale al Sud è stata la prima esperienza cinematografica per me e per Riccardo Dose. Voglio ringraziare sopratutto Federico Marsicano perché ci ha messo molto ad nostro agio. C’è già stato un intervento di fare cinema con Youtube, ad esempio “Game Therapy”, anche se è stato, a mio riguardo, un flop poiché gli youtubers sono stati modificati. Uno Youtuber non può fare un attore modificando qualcosa che non è, Federico ci ha dato la possibilità di essere noi stessi nonostante avessimo tantissime lacune soprattutto linguistiche in quanto io sono napoletano e Riccardo del nord ma Federico ci ha dato la possibilità di utilizzare il nostro linguaggio totalmente diverso dal web.

In quarant’anni, quanto è cambiato il cinepanettone? Come è evoluto?

Massimo: Sì è cambiato ma in senso buono. Negli anni ottanta vi era uno stile di vita ben diverso rispetto ad oggi. Socialmente parlando, forse è cambiato in peggio ma non in fatto di comicità. Come spesso riportano i giornalisti, i nostri film sono troppo sboccati e quindi noi abbiamo cercato di renderli migliori. Io ormai sono dieci anni che mi sono diviso dalla De Laurentiis e De Sica, ma ho continuato a proporre cinepanettoni natalizi con storie improntate perlopiù su matrimoni.

Dal palcoscenico di Sanremo a un set cinematografico, Anna come è stata per te questa esperienza?

Anna: Per me è stata una grande esperienza resa possibile grazie al lavoro di tutti che mi hanno aiutata riuscendo a tirare fuori la parte più ironica di me che sul palco probabilmente si nota di meno. Sicuramente sono soddisfatta del lavoro svolto ma sarà il pubblico a decidere se è un buon prodotto. Io me lo auguro perché c’è l’ho messa tutta!

Anna, per il tuo spogliarello ti sei ispirata a Ieri, Oggi e Domani di De Sica prendendo Sophia Loren come modello di riferimento?

Anna: Sophia Loren io l’ho sempre vista come un’icona di bellezza,stile ed eleganza ed indubbiamente è una grandissima attrice. Dopo questa esperienza la guarderò con un occhio diverso, cercherò anche io di imparare qualcosa di più da questo settore che fino a poco tempo fa non mi apparteneva.

Come vi comportate con Internet? Siete social?

Anna: Quando eravamo sul set, Massimo ha fatto insieme a noi un corso di aggiornamento. Però devo dire che molto spesso lui risponde alle persone che gli scrivono. Io ho un buon rapporto con Facebook, Instagram e Twitter. Cerco di condividere una parte di me che esce poco. Il social è un buon mezzo di comunicazione ma occorre saperlo sfruttare e usarlo anche per tematiche importanti utilizzando gli hashtag. Io l’ho fatto parlando di violenza sulle donne, anoressia cerco di essere un punto di riferimento per tante ragazze inviando messaggi importanti.

Ci sono due citazioni che escono dal film, uno dei Mostri e l’altro dello spogliarello di Nove settimane e mezzo, vengono dalla regia o sono state scritte dalla sceneggiatura?

Federico: Quella di Nove settimane e mezzo sì, è stata ideata e girata in copia uguale all’originale per fare una citazione divertente. Per i Mostri invece no è stato casuale. L’idea parte dalla sceneggiatura e poi come è stata girata è un lavoro svolto da me.

Riccardo e Simone, in Un Natale al Sud, interpretate due ragazzi timidi di fronte alle vostre ragazze a distanza. Ma nella vita reale, i giovani di oggi sono proprio cosi?

Simone: Si gli Youtubers si approcciano alla vita reale anche peggio. Personalmente ho fatto tante brutte figure con le ragazze perché restavo fermo ed impacciato pensando che la vita facesse il suo corso, poi alla fine ho capito che non è così. Il web da un lato è una corazza perchè ti dà la possibilità di mascherarti creandoti semplicemente un account ed essere a proprio agio con la persona con la quale stai chattando. Comunque c’è da fare sempre attenzione sul web, io mi rivolgo soprattutto alle ragazze che non sanno mai chi possono trovare dall’altra parte dello schermo; io sono il primo ad aver vissuto un’esperienza simile. Ho parlato per tanto tempo con una persona che si fingeva essere una ragazza di quindici anni ma dall’altra parte in realtà c’era un uomo di quaranta.

In Un Natale al Sud, vediamo due generazioni a confronto: quanto voi giovani siete stati di aiuto al resto del cast con l’utilizzo anche dei social?

Paolo: a me hanno totalmente r************o con questi telefonini! Però devo dire che una volta imparato è un giochetto interessante soprattutto competitivo con la caccia dei followers!

Ludovica: Partendo dal divertimento sul set abbiamo lanciato l’hashtag #teamconticini e in pochissimi giorni è stato bersagliato dal web.