Marvel’s Agents of SHIELD 3 – Recensione season finale

Finale da cardiopalma, quello della terza stagione di Marvel’s Agents of SHIELD. Lo show che ci ha accompagnato per tutta questa stagione televisiva è giunto al termine concludendo una storyline, a grandi linee, ben riuscita. Prima di parlare del doppio episodio finale, vogliamo volgere lo sguardo all’intera terza stagione. Al contrario delle due precedenti, questa stagione ha messo insieme, in un certo qual modo, quello che era stato raccontato nei due anni passati: il personaggio di Hive, in particolare, ha finalmente messo in un legame indissolubile l’HYDRA e gli Inumani. Da questo frangente, Marvel’s Agents of SHIELD ha saputo ben sfruttare la patata bollente, raccontando di creature extraumane e di mondi lontani. Ricordiamo molto bene la prima parte di stagione, andata in onda su ABC fino all’usuale pausa invernale. Al centro dell’attenzione vi era in particolare la ricerca di Gideon Malick, doppiogiochista all’interno dell’organizzazione governativa ATCU, (personaggio apparso anche in Marvel’s The Avengers) nell’obiettivo di riportare sulla Terra una leggendaria creatura con l’aiuto di un Grant Ward cattivissimo. Dall’altro lato, ricordiamo invece la corsa contro il tempo per salvare Jemma Simmons, finita, accidentalmente attraverso il Monolite, su un misterioso pianeta. Lo stesso pianeta su cui dimora la creatura, conosciuta poi come Hive, che viene riportata sulla Terra con le sembianze di Grant Ward (l’essenza vitale del mostro si è impossessata, infatti, del corpo in fin di vita dell’uomo).

Agents of SHIELD

La seconda parte di stagione è un turbinio di situazioni dalla spigliata forza action, dramma ed adrenalina. Vediamo la nascita dei Secret Wars, capitanati da Quake aka Daisy Johnson, che combattono contro il nuovo villain. Vediamo l’abbandono straziante di due Agenti amatissimi (Bobby ed Hunter). Vediamo l’ascesa di Hive e ne comprendiamo appieno il suo piano: governare il pianeta innestando il seme Inumano nei terrestri.
Questa terza stagione di Marvel’s Agents of SHIELD è riuscita a ritagliarsi una sua forte identità proprio quando più elementi sono venuti a contatto. La scrittura della trama orizzontale, infatti, si è intersecata quasi perfettamente con una serie di fili che ne hanno composto infine una rete ben strutturata. Dal rapporto tra i personaggi – gli incontri, gli scontri, i sotterfugi, le relazioni (Fitz-Simmons, May e Lash, Lincoln e Daisy…) – all’approfondimento di alcuni di loro che nel corso degli eventi sono cambiati, per poi passare a grandi scene d’azione o puntare l’obiettivo verso Hive. Quest’ultimo si è rivelato un cattivo convincente, probabilmente più dei precedenti. Sia per background narrativo, sia per l’obiettivo fascino interpretativo di Brett Dalton, il villain Inumano ha creato in Marvel’s Agents of SHIELD 3 un potenziale ben sfruttato che, se non altro, ha arricchito ancora di più il frangente HYDRA/Inhumans. Non sono mancati poi, riferimenti all’Universo Cinematografico da cui la serie creata dai fratelli Whedon nasce: la puntata n° 20 cita i Trattati di Sokovia, punto cardine della Civil War nel terzo capitolo di Captain America. Non solo, velati riferimenti sono andati a collegarsi anche alla seconda stagione di Marvel’s Daredevil, in onda su Netflix.

Agents of SHIELD

Ma cosa dire in particolare del doppio episodio finale? Certamente una due-ore di grande intrattenimento televisivo che ha saputo tener incollati gli spettatori allo schermo fino all’ultimo secondo. Azione, sentimento, un grande uso di effetti speciali, grandi interpretazioni ed una regia dinamica e fresca, hanno concluso una stagione ben scritta e diretta. Confermata per una quarta stagione, alla luce degli avvenimenti finali, ci aspettiamo, ora, un cambiamento drastico nelle fila dello SHIELD. Chi è il nuovo Direttore? Quali sono le sorti di Quake? I che modo gli Inumani potranno approcciarsi al Mondo? Aspettiamo la prossima stagione televisiva per scoprirlo!
Nel cast di Marvel’s Agents of SHIELD ricordiamo Clark Gregg come Phil Coulson, Ming-Na Wen come Melinda May, Chloe Bennet come Daisy Johnson, Iain De Caestecker come Leo Fitz, Elizabeth Henstridge come Jemma Simmons, Nick Blood come Lance Hunter, Adrianne Palicki come Bobbi Morse, Henry Simmons come Alphonso “Mack” MacKenzie, Luke Mitchell come Lincoln Campbell e Brett Dalton come Grant Ward/Hive.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 3.5

3.1