Poli Opposti: recensione

Il vero problema in amore è che nella maggior parte dei casi siamo tentati di scansarci. Siamo tentati di limitare i danni, di lasciare che l’altro passi attraverso la nostra vita senza segnarci. Invece non funziona così. Per amare veramente bisogna che l’altro entri nella tua vita e te la devasti.

Stefano Parisi

Gli opposti si attraggono: fin qui siamo tutti d’accordo; le diversità fra le due parti di un rapporto amoroso sono da sempre il fulcro di quel pepe che muove l’attrazione, trascinando i più improbabili degli spiriti affini nel vortice della passione. Ma come superare gli oggettivi limiti del pensarla diversamente su tutto? In Poli Opposti, Max Croci, alla sua opera di esordio dietro alla macchina da presa, gioca con la freccia di Cupido, mostrando come la polarità sia prettamente questione di incontro, qualcosa che va ben al di là delle apparenti distanze tra due persone.

poli opposti luca argentero

Claudia e Stefano

Stefano (il sempre nella parte Luca Argentero) è uno psicoterapeuta della coppia: più abile nel dare consigli agli altri che a mantenere in piedi il proprio matrimonio, si sta separando dalla petulante Mariasole (Anna Safroncik), che con la sua irruente superficialità pretende di pianificargli la vita minuto per minuto. Ma Stefano è fondamentalmente un sognatore e, nel più irrazionale dei modi, finisce per perdere la testa per Claudia (la splendida Sarah Felberbaum), il cui impegno come avvocato divorzista, unito ad un’indole cinica, sembrano cozzare irreversibilmente con il mondo esteriore ed interiore di Stefano. Ma si sa, “il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”, e i due improbabili amanti, complice una serie di coincidenze fortuite e lo zampino del dolce figlio di Claudia, Luca (il bravissimo Riccardo Russo) che finiranno per scongelare il cuore della donna, scopriranno che l’amore trova sempre un punto d’incontro.

Poli Opposti: al cuor non si comanda

Poli Opposti nasce dalla volontà di riattualizzare la commedia romantica classica americana, stile Hawks e Cukor, o le commedie della Universal anni ’60. Max Croci gioca con colori e romantici siparietti in cui protagoniste sono le piccole grandi pazzie romantiche che si stanno perdendo nel flusso inarrestabile della relazioni virtualizzate dall’onnipresente web. Gli scambi tra Stefano e Claudia crescono sulle note di un linguaggio opposto quanto codificato che, stuzzicando e provocando, accende progressivamente la miccia e fa esplodere l’amore. Complice una sceneggiatura fresca, moderatamente divertente e scanzonata (pur con qualche lacuna che determina un ritmo non sufficientemente sostenuto, visto il genere cinematografico), ed un cast affiatato e dal piacevole stile glamour, la pellicola scorre verso un finale che, a dispetto di quanto ci si potrebbe aspettare , è in grado di offrire delle sorprese.

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Una scena del film

In un panorama cinematografico italiano attuale in cui la commedia, salvo rare eccezioni, lascia un po’ a desiderare, Poli Opposti spicca per grazia e soavità, rivelandosi un esordio rassicurante per i lavori che verranno in futuro. Il film arriverà nelle sale italiane in circa 300 copie l’8 ottobre, grazie a 01 Distribution. Nel cast di Poli Opposti anche Giampaolo Morelli, Elena di Cioccio, Tommaso Ragno, Grazia Schiavo, Gualtiero Burzi e Stefano Fresi.

Giudizio Cinematographe

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.5

Voto Finale