Francesco il Papa della gente: anticipazioni sulla miniserie evento di Canale 5

Francesco il Papa della gente, è questo il titolo della prima miniserie sull’attuale Papa, prodotta da Taodue,  in onda in anteprima mondiale su Canale 5 mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre. Due puntate dedicate alla biografia di Papa Bergoglio, proprio a ridosso del compleanno del pontefice. La miniserie è tratta dal film Chiamatemi Francesco, uscito nelle sale italiane l’anno scorso. Nessuna volontà di farne un santino, dice il regista Daniele Luchetti, conosciuto dal grande pubblico per le serie TV Squadra Antimafia – Palermo oggi, Il tredicesimo Apostolo, Distretto di Polizia, R.I.S. – Delitti Imperfetti.

Cosa dobbiamo aspettarci da queste miniserie? Un cast internazionale con Rodrigo De La Serna e Sergio Hernandez, Muriel Santa Ana, José Angel Egido, Andres Gil. E ancora Alex Brendemuhl e la partecipazione di Mercedes Moran. La storia racconta il percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica, quando il 13 marzo 2013 fu eletto Pontefice.

Francesco il Papa della gente: in anteprima mondiale il 7  e l’8 dicembre su canale 5

Per chi non avesse ancora visto il film, il racconto della storia sarà diviso in due parti, la prima che segue i pensieri del Papa quando Bergoglio è ormai adulto, la seconda che riprende la vita del futuro Papa in età giovanile. Si ripercorre la sua volontà di partire come missionario in Giappone, la richiesta negata, il rigore dell’ordine dei Gesuiti e una presenza costante nella vita di Bergoglio, ovvero la professoressa di chimica Esther Ballestrino.
A fare da sfondo alla storia di Chiamatemi Francesco vediamo un’ Argentina soggiogata dalla dittatura militare di Videla, un clima di terrore che si scontra con l’animo dell’ancora giovane Bergoglio e la sua nomina a padre Provinciale dei Gesuiti per l’Argentina.

Francesco, il Papa della gente, dice Luchetti, è una serie inchiesta. Un’ inchiesta iniziata quasi due anni fa a Buenos Aires, dove con Pietro Valsecchi prima, e con Martin Salinas poi, ci siamo messi sulle tracce di Bergoglio. Per capire cosa raccontare, per mantenere una relazione onesta con il personaggio, senza esaltarlo o ridurlo, ho dovuto scavare nelle testimonianze dirette di chi lo conosce e di chi ha vissuto accanto a lui. Finché sono arrivate le prime illuminazioni: Jorge era un uomo preoccupato e ha sorriso per la prima volta quando lo abbiamo visto diventare Papa.