Hamburger Hill: Collina 937 – recensione del film di John Irvin

John Irvin dirige nel 1987 l’ennesimo film incentrato sulla guerra in Vietnam, intitolato Hamburger Hill: Collina 937. Il titolo della pellicola prende il suo nome dalla collina che i soldati, protagonisti del film, dovevano strappare ai nord-vietnamiti durante la Guerra.

In Hamburger Hill: Collina 937 un gruppo di soldati degli Stati Uniti d’America riceve una serie di addestramenti, guidati da un tenente abbastanza scorbutico, per conquistare la Collina 937, che solo successivamente verrà chiamata dagli stessi Hamburger Hill, a causa dell’enorme numero di perdite.

La pellicola va a posizionarsi in quel filone interminabile di film riguardanti la guerra del Vietnam, che negli anni ’80 erano all’ordine del giorno. Come ogni film di guerra, degno del suo genere, la scena iniziale presenta un combattimento sul campo di battaglia, in cui non mancano, ovviamente, crude morti e numerosi svisceramenti.

Hamburger Hill: Collina 937 – John Irvin mostra cosa c’è al di là della guerra, con i luoghi, le culture e le tradizioni del posto

Hamburger Hill

In realtà, le classiche sequenze corali di combattimenti e scontri bellici in questa pellicola sono rilegate sostanzialmente all’inizio e alla fine del film, come se fungessero da parentesi. Dopo la battaglia iniziale, infatti, conosciamo direttamente il gruppo di soldati, con i loro interessi, il loro umorismo, le loro paure.

Da una parte c’è il Vietnam e dall’altra la guerra. Ciò che realizza Irvin è interessante, in quanto ci tiene ad evidenziare cosa c’è al di là della guerra: i luoghi, le culture e le tradizioni del posto, i “rapporti” stabiliti tra soldati americani e donne vietnamite. È come se il regista volesse far dimenticare allo spettatore il vero obiettivo dei soldati.

La prima parte del film è abbastanza lenta e fatica a svilupparsi. Nonostante ci siano molti dialoghi, e pochi fatti, la sceneggiatura è molto minimale, dando l’illusione di caratterizzare a fondo i personaggi, quando in realtà ci presenta solo piccoli aspetti, talvolta inutili, della loro personalità e del loro vissuto.

Hamburger Hill: Collina 937 – La natura vietnamita convive con le rovine e le macerie della guerra

Hamburger Hill

La fotografia è sorprendentemente d’impatto, è come se ci fossero due quadri fusi in uno, il panorama contadino e la natura Vietnamita convivono con le rovine, le macerie e le brutalità belliche, condividendo lo stesso schermo. Anche la colonna sonora rievoca questa fusione dei due elementi.

Canzoni leggendarie come We Gotta Get Out Of This Place dei The Animals, accompagnano scene di routine bellica come per esempio i momenti di allenamento; oppure fanno da sottofondo a veri e proprio scontri. Talvolta questi accostamenti possono risultare dissacranti e inopportuni.

Nella seconda metà del film, attimi e confidenze condivise dai soldati si alternano a brevi sequenze che rievocano l’aspetto bellico, mostrandoci un susseguirsi di combattimenti, che s’intensificano sempre di più in prossimità del raggiungimento della collina.

Hamburger Hill: Collina 937 – Permane un senso di fallimento

Hamburger Hill: Collina 937

Irvin poteva creare un vero e proprio capolavoro, ma la ricaduta su alcune ovvietà, e il ritmo prevalentemente monotono, senza particolari colpi di scena, rende la pellicola un film come tanti. Dylan McDermott, Steven Weber, Don Cheadle sono agli inizi delle rispettive carriere, quindi possiamo perdonarli se, nonostante i tentativi, cercano di immedesimarsi invano nei ruoli interpretati, rendendo i loro personaggi a volte fin troppo piatti e di poco spessore psicologico.

Hamburger Hill connota la conquista della collina come la missione del secolo, ma solo alla fine, dopo le ingenti perdite, capiscono la vera inutilità di questo atto. Nonostante la vittoria, permane il senso di fallimento, evidenziato dal disperato primo piano finale di Joseph Beletsky (Tim Quill): la battaglia è stata vinta, la collina conquistata, ma a che pro? I morti non potranno più tornare in vita, e rimarranno solo nelle memorie di coloro che erano presenti.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.8