RomaFF11 – Sole, Cuore e Amore: recensione del film di Daniele Vicari

Daniele Vicari – divenuto celebre grazia a Diaz – torna a far parlare di se dopo aver presentato il suo ultimo lavoro cinematografico all’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Sole, Cuore e Amore è la positiva “immagine” di un’epidermica amicizia fra due giovani donne in un contesto metropolitano non facile;

In una città bella ma dura come Roma, due giovani donne stringono una sentita amicizia. Entrambi hanno intrapreso un percorso di vita differente l’una dall’altra; Eli ha quattro figli, un marito disoccupato e un lavoro difficile da raggiungere; Vale invece è sola, danzatrice e performer, che trae sostentamento dal lavoro nelle discoteche capitoline. Legate da un affetto profondo e da un quasi vincolo di “sorellanza”, le due donne , nonostante vivano in due “universi” completamente differenti, manifestano  un’autentica e reciproca solidarietà che non sempre basterà a lenire le difficoltà materiali delle loro vite. 

Sole, Cuore e Amore tenta di essere un “monito” al reale spirito d’amicizia, a questo intrinseco rapporto da sempre utile per affrontare le più terribili difficoltà del quotidiano.

Nonostante non sia la soluzione per qualsiasi problematica – reale e non – per Daniele Vicari la solidarietà ma soprattutto il vincolo armonioso fra due persone è l’elemento più importante che possa esistere nella vita di tutti i giorni.

Due facce della stessa medaglia 

C’è una poetica terribilmente finta nella narrazione ideata da Daniele Vicari. Sole, Cuore e Amore  è fondamentalmente un racconto intimo e struggente, che “nasce” per coinvolgere emotivamente lo spettatore. Con la direzione della fotografia di Gherardo Rossi, le scenografie di Beatrice Scarpato, e le musiche composte da Stefano Di Battista e Valerio C. Faggioni, Sole, Cuore e Amore mira ad un’essenzialità concisa ma semplice evitando qualsiasi forma di sofisticatezza.  Il titolo del film riprende  il verso della canzone – Tre parole di Valeria Rossi –  esaltando ancor di più questo concetto di semplicità che il regista cerca di porsi fin dal principio.

Nonostante il valido cast di attori coinvolti nel film Sole,Cuore e Amore non riesce a sensibilizzare seriamente chi lo guarda ; da Isabella Ragonese a Eva Grieco, fino a passare a Francesco Montanari che con le loro interpretazioni non riescono a salvaguardare la pellicola. Il dilemma che vanifica totalmente la reale intenzione di Vicari sta nell’evidente dislivello che sussiste fra le due storie sul piano dell’intensità, annullando completamente il concetto di base su cui si supporta l’intero film.

“Dammi tre parole”

Sole , Cuore e Amore diventa in un banco di prova troppo duro per Vicari, fallendo sul piano metrico-stilistico lo sviluppo della narrazione; una rappresentazione del  duro “universo”  quotidiano che purtroppo assume  connotati quasi insignificanti, banalizzando enormemente il prodotto.  “Trattare” con una tematica simile non è mai facile, anche perché la “prerogativa” di ogni spettatore è quello di “divagare” col cinema e non patire “lo spettro del quotidiano” anche nel cinema.

Daniele Vicari non riesce  ad evitare un simile rischio immettendo nel film una esagerato timbro drammaturgico decisamente fasullo. Evitando uno sguardo “interno” alla “tragicità” del quotidiano, il regista  preferisce estendere la tematica, proprio per enfatizzare questo problema con più persone.  Un tentativo arduo di sensibilizzare massicciamente il pubblico, peccato che l’effetto che si ottiene è di indisporlo totalmente …

Sole, Cuore e Amore è un film scritto e diretto da Daniele Vicari. Nel cast Isabella Ragonese, Francesco Montanari, Eva Grieco, Francesco Acquaroli, Giulia Anchisi.

Regia - 2
Sceneggiatura - 1.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2
Sonoro - 2.5
Emozione - 1.5

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