Se permetti non parlarmi di bambini!: dall’Argentina la risposta al Fertility Day

Figli: sì o no? Mentre in Italia il dibattito è molto acceso, c’è chi è andato oltre. I bambini? Basta che stiano alla larga, soprattutto nei ristoranti o nei luoghi dove ci si rilassa. Stiamo parlando del movimento ‘No kids’, una nuova corrente di pensiero sempre più diffusa anche in Italia che vede tra i suoi sostenitori “quelli a cui non piacciono i bambini e non vogliono passare per persone cattive”, come rivela Vicky, protagonista del film Se permetti non parlarmi di bambini! che dall’Argentina arriva nelle sale cinematografiche italiane dal 29 settembre, distribuito da Microcinema, presentato in collaborazione con Minerva Pictures.

“No Kids” convinta, brillante, indipendente e con il volto di Maribel Verdú (attrice conosciuta anche in Italia grazie a pellicole di culto come Belle Époque, Y tu mamátambién – Anche tua madre e Il labirinto del fauno) Vicky sarebbe perfetta per Gabriel se non fosse per la figlia di lui, Sofia, un segreto tenutole nascosto per non rovinare il rapporto di coppia, ma con risvolti esilaranti.

La risposta del pubblico argentino non si è fatta attendere. Per favore non parlarmi di bambini!, che è stato uno dei maggiori successi degli ultimi tempi in Argentina, ha provocato un forte dibattito nel paese, presentando un punto di vista diverso e coraggioso. Per una volta, una donna afferma chiaramente che non solo la maternità non le interessa, ma che di bambini non ne vuole proprio sapere.

Riuscirà allora la piccola Sofia a farle cambiare idea, grazie alla sua simpatia contagiosa e sincera? E Gabriel, dirà la verità alle donne della sua vita, dopo aver fatto i salti mortali per salvare questi rapporti meravigliosi? Diego Peretti, che incarna il protagonista, spiega perfettamente il senso della pellicola.

“Credo che il film dimostri come non ci sia un solo tipo di famiglia e che in realtà ci sono relazioni molto diverse tra loro, tutte degne di grande rispetto. La dote maggiore del film è il modo in cui affronta delle tematiche molto attuali. Parla del rapporto di un padre con la figlia, ma pone anche delle domande sulla scelta di avere dei bambini. La cosa interessante è che non esistono delle verità assolute, visto che ciascun personaggio espone il proprio punto di vista, basato sulle proprie convinzioni. Alla fine, la cosa buffa è che per tutto il film vediamo dei bambini che si comportano come degli adulti e degli adulti che si comportano come dei bambini”.

Il film racconta, infatti, la storia di Gabriel separato da quattro anni, la sua vita è tutta dedicata a sua figlia di 8 anni, preferisce riservare tutte le sue energie alla piccola Sofia, tanto che si rifiuta persino di avere una relazione sentimentale. Questo rapporto viene scosso dall’arrivo di Vicky, che un tempo è stata amore platonico di Gabriel e che ora è diventata una donna libera e intraprendente. Sembra essere una storia d’amore perfetta, ma lei ha un’unica esigenza: non vuole assolutamente dei bambini nella sua vita.

Così, quando Vicky chiede a Gabriel se ha dei figli, lui non ha il coraggio di dirle la verità. Da quel momento, la sua vita diventa molto complicata, piena di bugie e sotterfugi … Cosa succederà tra i due? Riusciranno a trovare la loro felicità di coppia all’interno di una famiglia allargata?La commedia tratta con il sorriso e l’ironia temi attuali che molte famiglie si trovano ad affrontare quotidianamente. Chissà se un maggiore rispetto per la libertà di scelta delle persone e un ascolto più attento delle esigenze delle famiglie e soprattutto dei bambini sarebbe, in Italia, più utile di una campagna pubblicitaria.

Se permetti non parlarmi di bambini! dal 29 settembre al cinema.