Bozzetto non troppo: recensione del documentario su Bruno Bozzetto

Bozzetto non troppo è un documentario di Marco Bonfanti sulla vita e sulla carriera di Bruno Bozzetto, celebre animatore e regista italiano che con le sue opere semplici ma mai banali ha ispirato i lavori di colonne portanti dell’animazione come John Lasseter (Toy Story, Cars) e Matt Groening (I Simpson, Futurama). Il film è stato presentato all’interno della sezione Venezia Classici di Venezia 73.

Bozzetto non troppo

Bruno Bozzetto è senza ombra di dubbio uno degli artisti italiani e mondiali più affermati nel campo dell’animazione. Relativamente facile ricordare e ripercorrere i più affermati lavori di questo artista: il suo celebre Signor Rossi, sottile e geniale satira dell’italiano medio a cavallo fra anni ’60 e ’70, pietre miliari dell’animazione italiana come West and Soda e Allegro non troppo (rivisitazione del classico disneyano Fantasia a cui il titolo del documentario fa esplicito riferimento) o gli innumerevoli corti che lo hanno portato a ricevere riconoscimenti come l’Orso d’oro al Festival di Berlino (Mister Tao) o la nomination all’Oscar (Cavallette). Ben più difficile invece cercare di raccontare il mondo dietro l’artista, che nel corso di Bozzetto non troppo scopriamo essere inscindibile dalle animazioni che hanno fatto divertire e sognare intere generazioni.

Bozzetto non troppo: un gioioso ritratto di un artista modesto e visionario

Il regista Marco Bonfanti compie una scelta rischiosa, ovvero quella di fare recitare il protagonista del documentario come se fosse un vero e proprio attore, costringendolo anche a ripetuti ciak su sequenze basate sulla sua vita privata. Grazie anche alla sua innata semplicità, Bruno Bozzetto non risulta mai artificioso o impostato, conservando sempre naturalezza ed espressività. Il risultato finale è un prodotto godibile e completo, che non ha solo la funzione di illustrare o completare la conoscenza dello spettatore sull’opera di uno storico animatore, ma anche quello di mostrarci una vita illuminante nella sua semplicità, restituendoci la caratura umana di un artista che tutto il mondo ci invidia.

Bozzetto non troppo

Solo apparentemente impostato come un unico lungo flusso di coscienza, Bozzetto non troppo mostra invece diverse sfaccettature dell’artista Bozzetto, come il suo rapporto con la famiglia, con il mondo che lo circonda e con una critica che non sempre ha riconosciuto l’importanza del suo operato. Si rimane così affascinati dalla cordialità e dalla modestia di un uomo che rifiuta categoricamente l’appellativo di Maestro, che conserva tutti gli omaggi dei colleghi con la cura che avrebbe un bambino verso il suo giocattolo preferito e che scherza su se stesso e sul proprio lavoro cercando di disegnare il suo amato Signor Rossi con gli occhi bendati. L’ironia tipica dei lavori di Bruno Bozzetto trova così una perfetta corrispondenza nel modo in cui affronta la vita, il lavoro e l’arte dell’animazione.

Bozzetto non troppo ripercorre con grande misura la carriera di una colonna portante dell’animazione mondiale

Bozzetto non troppo ripercorre con grande misura e senza enfatizzare più del dovuto i passaggi più significativi della carriera di Bruno Bozzetto, sottolineando come la sua abilità nella commistione fra generi (si pensi per esempio a West and Soda, omaggio e al tempo stesso parodia degli allora imperanti Spaghetti Western) sia stata ripresa non solo dalle generazioni successive di animatori italiani, ma anche da colossi mondiali come la Pixar, debitrice in più di un’occasione verso l’animatore italiano. Il film però non si limita a guardare al glorioso passato, ma mostra anche un promettente presente, in cui giovani artisti affiancano Bozzetto nella creazione di nuove animazioni destinate a intrattenere le nuove generazioni

Bozzetto non troppo

Bozzetto non troppo è un documentario semplice e senza fronzoli, che ha l’indiscutibile merito di riportare alla luce l’opera di un animatore troppo spesso dimenticato dalla critica e dai media. Alcune sbavature nel montaggio e nel sonoro sono ampiamente compensate dalla tangibile passione per il lavoro di Bozzetto, e dal fascino e dalla simpatia di una persona dalla grandissima caratura umana e artistica.

“Una leggenda, come mio padre.”
Diane Disney a proposito di Bruno Bozzetto

Regia - 3
Fotografia - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.3