Bridget Jones’s Baby: recensione

Dopo 10 anni di assenza, Bridget Jones fa il suo ritorno al cinema con il terzo capitolo Bridget Jones’s Baby. La nostra Bridget si presenta in splendida forma, di nuovo single, ma in grado di conviverci, con una posizione lavorativa di prestigio come producer per un programma di news di attualità e una maturità coerente con i suoi appena compiuti 43 anni. Nonostante questo, rimangono i tratti distintivi che sin dal primo film ci hanno fatti innamorare di lei, della sua esuberanza talvolta incontrollata e delle sue uscite maldestre e spontanee.

Bridget Jones’s Baby: in uscita nelle sale italiane il 22 settembre 2016 il divertente terzo capitolo sulle avventure di Bridget Jones

Il titolo di questo terzo capitolo, suggerisce già, quale possa essere l’elemento chiave della trama: un bambino. Infatti, in poco tempo, appena dopo aver compiuto gli anni, la vita della protagonista si ritrova stravolta, da single che vive solo di lavoro e di amiche con figli e famiglia a donna incinta che non sa chi possa essere il padre del bambino.
Tra i due contendenti di questo titolo, c’è sempre lui, Mark Darcy, sempre impeccabile, anche con qualche anno in più. La storia con Bridget non ha funzionato, ma per lui, è difficile stare lontano da lei e dal suo carisma.

E poi c’è la novità di questo film, Jack, americano, bello, brillante e con un carattere molto simile a quello di Bridget. Una notte di passione con entrambi a distanza di pochi giorni e iniziano una serie di situazioni comiche e brillanti, nel tipico stile narrativo di questo franchise.

Bridget Jones's baby
Una vera e propria finale di X Factor, per citare la ginecologa interpretata da Emma Thompson, premi 1 se vuoi che il padre sia Mark, premi 2 se vuoi che il padre sia Jack.
Un’uscita comica memorabile, ma veritiera, perché per tutto il film ci si ritrova a tifare inevitabilmente per uno dei due personaggi, per le loro attenzioni e il loro amore che hanno per Bridget. Ma più di tutti, tifiamo sempre per Bridget che si fa voler bene in questa nuova avventura, ancora di più.

Il titolo di questo terzo capitolo, suggerisce già, quale possa essere l’elemento chiave

L’attesa per questo terzo film era alta, così anche la dose di scetticismo per il ritorno di un paradigma narrativo che aveva avuto molto successo la prima volta, ma un po’ meno la seconda con una regia diversa. Invece,  Bridget Jones’s Baby, spazza via lo scetticismo, perchè riesce in quello che è sempre stato l’intento di base: divertire e creare empatia per un personaggio femminile imperfetto e imprevedibile.

Bridget Jones's Baby

L’attesa per questo terzo film era alta

Questo film diverte, dall’inizio alle fine, con scenari nuovi rispetto a quelli del primo e del secondo capitolo e Bridget, nonostante la giusta maturità, continua ad essere una di noi, quella ragazza che arriva sì, al successo, ma mette in fila tante delusioni e tanti scivoloni, quella che sta a casa a deprimersi davanti a tantissimi dolci, ma che quando esce colleziona una serie di momenti comici e memorabili.

Patrick Dempsey, nei panni di Jack, riesce a tener testa a Mark, con la sua moto, i suoi capelli perfetti, il suo fascino e i suoi modi di fare così diversi dallo stile inglese. E Mr Darcy è sempre lui, l’uomo dei sogni, elegante nel suo abito blu con fazzoletto bianco, educato, controllato e razionale. Così diverso da Bridget, ma al tempo stesso, in tutti questi anni, per lei, così inevitabile.

Tanti ingredienti, che contribuiscono a consigliare questo film

Da sottolineare anche la performance superba di Emma Thompson, la ginecologa professionale e di poche parole che si ritrova a dover gestire con elegante umorismo british una rocambolesca situazione familiare.

Tanti ingredienti, che contribuiscono a consigliare questo film, non solo per la nostalgia che abbiamo provato in questi anni, ma per una trama nuova, che ha saputo crescere con la protagonista e con gli altri personaggi. Si ride, ci si emoziona e si esce dalla sala con un po’ di ottimismo che ci fa pensare che c’è speranza anche per gli imperfetti, i passionali, gli imbranati e i sognatori.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.3